Pianpolvere è una porzione molto piccola della celeberrima Menzione Geografica Bussia, dove la Famiglia Anselma ha iniziato a produrre il suo primo Cru di Barolo che unisce alla “Mega” anche la “Vigna”. La versione 2017, che resta a maturare in legno grande per due anni, è caratterizzata da un profilo aromatico piuttosto sfaccettato, che alterna rimandi al lampone, al tabacco e alla liquirizia con cenni ferrosi e di tartufo a rifinitura. In bocca, il vino possiede tannini fitti di grana fine e buona freschezza acida, anche nel finale che torna intensamente sul frutto. La cantina della famiglia Anselma con sede a Barolo, è condotta da Maurizio Anselma che, a partire dal 1993 (con le prime etichette sul mercato con l’annata 1997) ha costruito una articolata realtà, acquisendo vigneti in tre sottozone di pregio della denominazione - Monforte D’Alba, Serralunga e Barolo - per un totale di 35 ettari, da cui escono diverse declinazioni di Barolo: 3 Barolo di Comune (Barolo, Monforte e Serralunga), 4 Barolo “Me.G.A.” (Lazzarito, Le Coste di Monforte, Bussia e Mosconi), il Barolo “Me.G.A.-Vigna” (Bussia Vigna Pianpolvere) e il Barolo Riserva, un articolato assemblaggio delle uve proveniente dai 7 diversi terroir aziendali. La filosofia produttiva ha un timbro classicheggiante e può essere apprezzata attraverso la “Libreria Anselma”, un viaggio sensoriale tra tutte le annate prodotte dalla cantina.
(fp)
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