Invecchiato sei mesi, per il 50% in acciaio e per il 50% in legno, il Sauvignon Il Punto 2021 profuma di frutta esotica, albicocca e vaniglia. In bocca, il sorso possiede un attacco dolce, sviluppandosi morbido, per poi acquistare in sapidità, fino ad un finale ampio e dai ritorni fruttati e vanigliati. La storia di questa realtà produttiva laziale, la sede si trova a Montefiascone (ma c’è anche la Tenuta umbra di Montecchio), parte negli anni ’60 del secolo scorso, quando Antonio e Domenico Cotarella approntarono la prima cantina. La svolta arriva nel 1979, quando i figli di quest’ultimo, gli enologi Renzo e Riccardo, oggi protagonisti indiscussi dell’enologia tricolore, il primo come ad di Antinori e il secondo come enologo consulente di fama, costituirono la Falesco, trasformando una realtà a carattere familiare in una moderna cantina, diventata con il tempo significativa anche nei numeri: 320 ettari vitati e 2.800.000 bottiglie di produzione complessiva. Oggi sul ponte di comando, troviamo le cugine Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, che proseguono il percorso impostato dai loro genitori per la valorizzazione dei vitigni della zona a cavallo tra Lazio ed Umbria e per l’interpretazione di quelli internazionali, alla base di vini ben eseguiti e dalla cifra stilistica moderna., concepiti per accontentare anche i palati meno esperti ed avere un incisivo impatto sui mercati internazionali.
(fp)
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