Dopo un breve passaggio in barrique, 6 mesi, il Don Camillo, blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, interpreta a pieno titolo il ruolo di rosso solido ed adatto anche agli abbinamenti “forti”. La versione 2016 mette in fila profumi di confettura di more, ciliegia sotto spirito, liquirizia e tocchi vanigliati. In bocca, la progressione è densa e dai tannini vigorosi, che accompagnano il sorso su un finale intenso. Vini Fantini, Tenute Rossetti, Vesevo, Vigneti del Salento, Vigneti Zabù, Cantina Sava, Lucarelli, Gran Sasso Vini, Cantine Cellaro Caldora, Terre Natuzzi, Vigneti del Vulture. Sono questi i vari marchi e cantine che popolano l’esteso mosaico enoico del Gruppo Farnese, uno dei leader della produzione di vino in Abruzzo, ma non solo. Puglia, Basilicata, Toscana, Campania, Sicilia, e naturalmente Abruzzo sono le regioni su cui poggia questo rio gigante enologico vicino ad oltrepassare i 70.000.000 di bottiglie vendute all’anno, a rappresentare, quasi nella sua totalità, l’intera Italia nel bicchiere. Una realtà dai numeri stellari che è passata di mano recentemente, entrando nell’orbita del fondo d’investimento statunitense Platinum Equity, ma il cui “deus ex machina”, Valentino Sciotti, rimane sia a fianco della nuova proprietà sia come presidente esecutivo del colosso abruzzese, che dal 1994, anno della sua nascita, ha avuto una crescita praticamente continua ed esponenziale.
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