Maturato in barrique nuove ed usate per 18/22 mesi a seconda delle caratteristiche dell’annata, il Fontalloro, uscito per la prima volta con l’annata 1983, è uno dei classici della produzione di Fèlsina. La versione 2020 profuma di ribes, mora e liquirizia, con tocchi di sottobosco, tabacco e vaniglia. In bocca, il sorso è generoso e tendenzialmente morbido, dalla solida presa tannica e dal finale ampio su ritorni fruttati e speziati. Fèlsina è ormai un’icona indiscussa fra le aziende toscane, con una storia densa di successi. Fu Domenico Poggiali, imprenditore ravennate, che nel 1966 acquistò il primo nucleo aziendale, ponendo le basi del progetto enologico della Fattoria di Fèlsina. Suo figlio Giuseppe modernizzò l’impresa (con il determinante lavoro di suo genero Giuseppe Mazzocolin) e, nel 1981, ci fu l’acquisizione del Castello di Farnetella a Sinalunga a cui fece seguito, nel 1995, quella di Pagliarese, altra realtà storica dell’areale di Castelnuovo Berardenga. Oggi, l’azienda conta su 72 ettari a vigneto, coltivati a biologico, per una produzione che supera le 600.000 bottiglie e le redini aziendali sono in mano a Giovanni Poggiali, primo dei tre figli di Giuseppe e nipote del fondatore Domenico. Una storia intensa che ha conciso con la rinascita del vino toscano, portando la cantina, situata appena fuori dall’abitato del paese chiantigiano, ai vertici assoluti dell’enologia italiana.
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