Con 34 ettari vitati e 250.000 bottiglie prodotte, oltre la metà delle quali dedicate al Ruchè, si può affermare con relativa certezza che la cantina Ferraris ha una passione per questo vitigno autoctono piemontese. Azienda nata dai risparmi di una famiglia contadina - a partire dal Casot comprato nel 1923 - passa di mano al nipote Luca nel 1999, che ristruttura la vecchia cantina e ricomincia a vinificare le uve dei vigneti di famiglia. La produzione cresce gradualmente, fino a raddoppiare nel 2015 grazie a nuove acquisizioni, e si concentra intorno al Ruchè e alla Barbera, con una piccola concessione al Viognier e al Moscato d'Asti. Il legame con il Ruchè si rafforza in Luca con la cessione, avvenuta nel 2016, di Vigna del Parroco, origine della valorizzazione del vitigno, grazie alla passione del parroco Don Giacomo Cauda prima e di Francesco Borgognone poi (è infatti l'unico cru di Ruchè riconosciuto dal Ministero). Oltre alla bottiglia dedicata a questo importante vigneto, Ferraris produce altre quattro etichette di Ruchè, fra cui la Riserva Castelletto di Montemagno, cru che invecchia 12 mesi in botte grande e 12 in bottiglia. La versione 2019 è un bouquet di rosa e violetta, molto dolce ma allo stesso tempo balsamico di sottobosco, con note di arancia rossa candita e vaniglia. Morbido in bocca e dall'aderenza gentile, si sviluppa con una certa densità minerale, congedandosi fresco, floreale e ammandorlato.
(ns)
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