Il Fiano, grazie alla sua resistenza alle fitopatologie, è uno di quei vitigni che si trova in tante zone del sud Italia. In Irpinia però è dove si manifesta con i tratti più veraci, eleganti e complessi confessando la sua speciale affinità elettiva con questo territorio che, seppure ad una mezz’oretta dal golfo di Salerno, di fatto si pratica una viticoltura di montagna. Qui si trovano vini che tendono a far passare in secondo piano i tratti floreali più scontati per lasciare spazio a straordinari sentori di fieno, erbe aromatiche e mandorla con una bocca minerale e tesa che sul finale lascia una combinazione particolare di sapori di miele di castagno, genziana e mandarino. Queste sono le note del Fiano di Avellino Pietracalda 2020 di Feudi di Sangregorio, un vino che è il frutto di una selezione curata da Pierpaolo Sirch che sceglie le migliori uve provenienti da una raccolta manuale delle vecchie viti coltivate in piccolissimi appezzamenti al di sotto di un ettaro ciascuno. I suoli vulcanico/argillosi e le escursioni termiche importanti, anche in un’annata calda come la 2020, si sono tradotti in sapori di frutta bianca fresca che lasciano il palato pulito e appagato. Ne esce fuori dunque un fiano avvolgente, mai cedevole, con un accenno di qualche sentore di idrocarburo che, negli anni, andrà ad arricchire il quadro aromatico di un bianco conosciuto orami da molti per il suo raro potenziale di invecchiamento.
(Filippo Bartolotta)
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