Renato Di Lorenzo, con la moglie Maria Paola e i figli Laura e Mario, oggi conduce un’azienda che gli è stata tramandata dalle generazioni precedenti e che lega la famiglia a Monreale fin dal 1867. Feudo Disisa venne infatti acquistata in quell’anno dall’Arciprete Santi Di Lorenzo, appassionato di agricoltura, come il pro-nipote Mario, che decise di farne una professione e di dedicarsi al fondo a tempo pieno, iniziando negli anni Trenta l’impianto di 150 ettari di vigna e 70 di uliveto. La vendita di vino sfuso caratterizzò questo significativo primo investimento dell’azienda, che visse poi una seconda vita a cavallo fra la fine del ‘900 e i primi anni 2000, grazie alla sperimentazione sullo Chardonnay, la nascita del brand Feudo Disisa e della Doc Monreale e la costruzione della nuova cantina, per inaugurare l’imbottigliamento del proprio vino. Catarratto, Nero d’Avola e Perricone sono i vitigni identitari su cui l’azienda oggi punta maggiormente, e a cui è dedicata la linea Tesori, ispirati alla leggenda del tesoro - mai trovato - di Disisa. Il Granmassenti è una di queste tre etichette e i grappoli di Perricone, dopo la fermentazione in acciaio, la macerazione di 12 giorni e l’affinamento di 12 mesi in barriques, diventano un vino viola scuro, dalle caratteristiche note speziate e vegetali, che però lasciano emergere la gentilezza floreale e la dolcezza della ciliegia lungo un sorso iodato e aderente.
(ns)
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