Il fondatore di questa realtà con base a La Morra, l’enologo Luigi Oddero, lo troviamo tra le pagine del libro “Vino al Vino”, dove lo scrittore Mario Soldati lo fotografa come un uomo capace di coniugare le energie del passato e la volontà di guardare al futuro. Una filosofia che è passata intatta, dopo la sua scomparsa nel 2010, alla moglie Lena e ai figli Maria e Giovanni oggi alla guida dell’azienda, che dispone di 32 ettari (coltivati a La Morra, Castiglione Falletto e Serralunga, con parcelle prestigiose come Rive, Santa Maria, Scarrone e Vigna Rionda, nonché a Treiso nella sottozona di Rombone) per una produzione di 90.000 bottiglie, a rappresentare una cantina ormai tra le più significative dell’areale. I vini possiedono una fisionomia solida e il loro stile - all’insegna, potremmo dire, di un rassicurante e rigoroso classicismo - è sempre capace di mantenere una freschezza da primato, anche con il passare del tempo, oltre a rivelare uno spiccato legame con il proprio territorio d’origine. Ne è un buon esempio il Barolo 2018, affinato in legno grande, dai profumi di sottobosco, funghi e leggeri cenni di piccoli frutti rossi, con tocchi di liquirizia ed erbe officinali a rifinitura. Un anticipo aromatico che conduce una progressione gustativa convincente, a rappresentare il punto forte del vino, che si muove fragrante e vivace, all’insegna della finezza e del contrappunto.
(fp)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024