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VINO INVESTIMENTI

Fine Wine, parte contrastato il 2019, con l’Italia al top per crescita secondo il Liv-Ex

Il Fine Wine 1000 apre a -0,31%, il Bordeaux Legends perde l’1,37%, l’Italy 100 l’indice che cresce di più, a +0,47%
FINE WINE, LIV-EX, Mondo
Parte contrastato il 2019 dei fine wine, bene l'Italia

Parte contrastato il 2019 del mercato dei fine wine, almeno stando al “listino” del Liv-Ex, con un piccola nota positiva, data dall’Italy 100 che, seppur di pochi decimali, è stato l’indice migliore sulla piattaforma più importante del mercato secondario. Il Liv-Ex 1000, il più grande degli indici del Liv-Ex, ha registrato una flessione del -0,31%, ma il peggiore è stato di gran lunga il Bordeaux Legends 50, selezione di 50 etichette di grandi vecchie annata di Bordeaux (a partire dal 1982) che perde un secco -1,37%.
Ma parte in perdita anche il Burgundy 150, che mette insieme le 10 annate fisiche più recenti di 15 grandi etichette di Borgogna, giù dello 0,39%, così come il Rhone 100, giù dell’1%. In leggerissima crescita il Bordeaux 500 (+0,07%), che mette insieme le ultime 10 annate fisiche di 50 Chateaux di Bordeaux, così come lo Champagne 50 (+0,09%), che monitora le performance delle ultime 10 annate di 12 etichette, ed il Rest of The World 50 (+0,06%). Come detto, l’indice migliore è quello dedicato al Belpaese, l’Italy 100 (formato dalle ultime 10 annate fisiche di Sassicaia, Solaia, Tignanello, Ornellaia, Masseto, Guado al Tasso, Barbaresco di Gaja, Redigaffi di Tua Rita ed i Barolo Monfortino Riserva e Cascina Francia di Giacomo Conterno, ndr), in crescita dello 0,47%.
Ma a guardare sul medio periodo, emerge ancora una volta come l’investimento in grandi vini sia stato redditizio: se in 5 anni il top performer è, di gran lunga, il Burgundy 150, che ha messo a segno una crescita del 105%, tutti gli indici sono in positivo a doppia cifra. Si va dal +14,9% del Rhone 100 al 43,5% del Fine Wine 1000, passando per il +26,9% del Bordeaux 500, il +30,3% dell’Italy 100, il +37,2% del Bordeaux Legends 50, il +40,7% dello Champagne 50 ed il +42% del Rest of the World.

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