Se sei appassionato di arte e casualmente pure un produttore di vino, è difficile non cadere nella tentazione di unire queste due anime trascinanti. È successo anche a Paolo Tornati, che conduce insieme alla moglie Carla l'azienda circondata dalle colline di Pesaro e Urbino. La passione in questo caso coinvolge la Pop Art e tre vitigni particolari: il Bianchello (di cui la cantina si è fatta rimarchevole ambasciatrice), il Verdicchio e il Canaiolo. Tre vitigni autoctoni marchigiani con cui la coppia si è divertita a sperimentare, rendendoli “particolari” - Leitmotiv della trilogia (disponibile in cofanetto a € 40,00) – ispirandosi, appunto, all'approccio dirompente e innovativo del movimento artistico, interpretato ai massimi livelli da Andy Warhol, Keith Haring e Roy Lichtenstein. C'è quindi Roy - rosso particolare, Canaiolo che interpreta da solista un vino succoso e profumato, ma ancora un po' troppo imbrigliato negli archi; c'è Andy - particolare di vendemmia, Bianchello in purezza non filtrato dal passo morbido e polposo; infine il Radiant - insieme particolare, che unisce il Verdicchio al Bianchello: naso appuntito e floreale, allo stesso tempo dolce e sinuoso, si diffonde in bocca ben bilanciato, senza spigolature, con l'inconfondibile mandorla nel finale. Le etichette e i tappi sono uno spasso, tanto quanto l'evoluzione nel tempo di queste bottiglie. Un piccolo consiglio, quindi: fatele durare qualche giorno.
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