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Fiorini, Vino Passito Monsavium 2011

Vendemmia: 2011
Uvaggio: Bianchello
Bottiglie prodotte: 2.500
Prezzo allo scaffale: € 17,00
Proprietà: famiglia Fiorini
Enologo: Carla Fiorini, Emiliano Falsini
Territorio: Metauro

La famiglia Fiorini (prima con nonno Luigi, poi con papà Valentino e oggi con la figlia Carla) si dedica alla vigna dal 1930, un secolo fra dieci anni, prima ancora che nascesse la Doc Bianchello del Metauro, denominazione fra le più vecchie d'Italia (aprile 1969). C'è quindi un po' di storia, sotto le nostre mani, anche se ancora non viene molto recepito: un vitigno dalla famiglia dei Trebbiani, che si è talmente adeguato al contesto geo-climatico delle colline marchigiane da diventare un clone a sé, e la sapienza di una famiglia, che si sta divertendo con passione a sperimentare con questo vitigno tanto versatile. 200.000 le bottiglie prodotte, 45 gli ettari vitati totali, 32 dei quali, appunto, di Bianchello. Versatile, dicevamo: la sua buona acidità, se rispettata con dovizia, si presta infatti a tradursi sia in un vino leggiadro, che più strutturato, passando per le bolle e finendo col passito. E poi è un vino che profuma tanto, di frutta (anche tropicale), di fiori (come il biancospino): lo dimostra bene il Tenuta Campioli (Bianchello Superiore d'annata). Ma ancora di più il passito Monsavium, scurissimo blend di diverse annate da uve appassite in fruttaia e fermentate a lungo, che appena supera la sua riservatezza volatile, si dispiega morbido e fresco, da intensi aromi di noce e miele con punte agrumate e di albicocca fresca, quasi acerba. “Perfetto coi paté” sostiene - a ragione - mamma Silvana.

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