L’Istituto di San Michele dell’Adige fu creato nel 1874 e adesso porta, con gioia e riconoscenza, il nome del fondatore ottocentesco. Da lungo tempo, insieme ad Alba e Conegliano, è un centro di sperimentazione e ricerca assieme alla produzione del vino: gli attuali 65 ettari di vigna forniscono, infatti, un ottimo terreno per la produzione di vini modello per la provincia e per la tipologia. Dieci sono i vini - generalmente monovitigni - della linea Edmund Mach; due sono Castel San Michele; sette sono vini “Monastero”, di nuovo espressioni delle diverse uve che la cantina coltiva; due blend sono biologici mentre due sono vini speciali, dolci e da dessert, e altri due sono spumanti. Tutti ottimi esemplari di ciò che questa terra può offrire quando ci sono attenzione e mestiere. Comanda qui il navigatissimo Enrico Paternoster, sulla breccia sin dagli anni Ottanta, che ha guadagnato gli speroni sia al Maso Cantanghel che in tanti altri posti, Toscana compresa. Vero vino guida la Riserva Mach, 70% Chardonnay e 30% Pinot Nero, 40 mesi sui lieviti per corpo e complessità, frutto di decenni di anni di talento, palato e lavoro, vera portabandiera trentina e non solo. Siamo al Maso Togn a 700 metri sopra il livello del madre, ottimo fornitore di materia prima per la realizzazione di questo fresco, pieno e lungo vino, indiscutibilmente una delle più rappresentative bottiglie di tutto il Trentino.
(Daniel Thomases)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024