La vocazione principale di Fontana Candida è senz’altro la produzione bianchista, incarnata da un parco viticolo che comprende varietà quali la Malvasia Bianca di Candia, la Malvasia del Lazio, il Trebbiano Toscano, il Greco (Trebbiano Giallo), il Bombino Bianco e il Bellone, quest’ultimi quasi in estinzione. Ma l’azienda laziale produce anche alcuni rossi di buona esecuzione come nel caso del vino oggetto del nostro assaggio. Il Kron 2019 è un Merlot in purezza, maturato in legno piccolo per 12 mesi. Di colore rosso rubino intenso con riflessi porpora, profuma di china, prugna matura e in confettura, sottobosco, viola appassita e spezie. In bocca il sorso è denso e morbido, dai tannini fitti e dal finale ampio dai ritorni fruttati e speziati. Fontana Candida, che fa parte del Gruppo Italiano Vini, si trova nell’Agro Tuscolano, a Monteporzio Catone (sulla collina che le dà il nome) e conta su 214 ettari di vigneto, per una produzione di 720000 bottiglie. I terreni sono contraddistinti dalle “pozzolane” o “terrinelle”, ceneri vulcaniche, che hanno originato suoli sabbiosi e profondi. Sessantacinque anni di storia aziendale sulle spalle - la cantina cominciò ad imbottigliare nel 1958 - e un legame con i grandi numeri tipici delle realtà produttive dei Castelli Romani non hanno ostacolato la ricerca di una qualità convincente, soprattutto da quando il Giv è l’“azionista di maggioranza”.
(fp)
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