Le etichette a marchio Confinis nascono nel 2017 per iniziativa dell’enologo Francesco Rotolo, letteralmente un figlio d’arte, dato che suo padre Emilio è il patron delle aziende friulane Mario Schiopetto e Volpe Pasini. Si tratta, anche in questo caso, di un progetto enoico friulano, che parte dalla materia prima proveniente da Capriva del Friuli e Cormòns e che punta alla produzione di vini a basso tenore alcolico, sempre più richiesti dal mercato, soprattutto quando si parla di consumo di vino giovanile. Al centro una gestione agronomica del vigneto in cui a diventare protagonista è la parete fogliare delle viti. I benefici del mantenimento di un’ampia popolazione fogliare sono molteplici: le foglie da un lato proteggono i grappoli dai raggi solari e, dall’altro, favoriscono i processi fotosintetici, determinando una sintetizzazione migliore delle sostanze fondamentali necessarie al regolare sviluppo della vite, regolando tendenzialmente anche la quantità dell’alcol potenziale nei grappoli. Maturato per 7 mesi in acciaio, il Friulano Confinis 2023, di colore giallo paglierino brillante, è elegante e complesso al naso, evidenziando profumi di fiori e frutta gialla, anice e agrumi con tocchi di pietra focaia e mandorla. In bocca il sorso è fragrante e sapido, dal buon contributo della verve acida, che ne dinamizza il lungo finale dai ritorni fruttati e dalla nota pepata di congedo.
(are)
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