Gabe sta per Gabriella Benedetta, il nome intero di Gabriella Vettoretti: è lei che ha fondato la nuova cantina Gabe Tenute l’anno scorso - dopo aver lasciato l’azienda di famiglia la Tordera - forte dell’esperienza maturata in tanti anni di lavoro nel settore e motivata dalla volontà di produrre il proprio vino. Con idee abbastanza chiare, non solo in merito alla gestione della sua azienda agricola (che comprende 10 ettari di vigna distribuiti fra Cartizze e alcune Rive della Docg, la cantina a Crevada e il Bed&Breakfast Oltraval), ma anche nella scelta di cantine che fanno parte della sempre neonata Gabe Selezioni: realtà piccole, emergenti, appassionate come la sua, che ad oggi sono una quindicina, distribuite fra Veneto, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Toscana e Sicilia. Gabe Tenute arriva a produrre circa 300.000 bottiglie all’anno, suddivise fra 9 spumanti dalle etichette inconsuete. Sono etichette disegnate dallo studio Delineodesign di Montebelluna a partire dai nomi scelti da Gabriella, a loro volta ispirati ai colori e a come il libro Colorama li racconta. Fior di Sale è sulle tonalità del grigio, come il colore del sale che rimane sul fondo dei bacini una volta evaporata l’acqua. Un vino che nasce dalle Rive di San Michele di Feletto, decisamente minerale nella versione 2023, che profuma di mela, agrumi e fiori di acacia, mentre in bocca s’imprime cremoso, fruttato ed erbaceo.
(ns)
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