I grappoli di questo Trentodoc rosato di Gaierhof provengono dall’alta collina di Lavis (fra Sorni e Pressano) e dalle colline avisiane della Val di Cembra, tramite diversi appezzamenti posti fra i 400 e i 750 metri di altezza. Dopo la fermentazione in acciaio e la presa di spuma in bottiglia, il vino matura per 36 mesi sui lieviti. La seconda edizione, uscita nel 2023, ha una nota ematica che viene presto raggiunta dalla dolcezza del melograno e dalla freschezza dell’arancia sanguinella; in bocca il sorso è cremoso e fresco, presenta una certa aderenza e un pizzico di sapidità minerale, che imprimono al palato sapori di frutta tropicale, mora e fiori bianchi. La prima edizione del Brut Rosé è nata dopo 5 anni di sperimentazione e la voglia di sporcare di rosa l’intenzione originale delle sorelle Togn di produrre solo Metodo Classico da Chardonnay. Individuati i vigneti giusti dalle famiglie che conferiscono le uve a Gaierhof, il desiderio ha preso forma. La cantina storicamente ha sempre prodotto vino grazie ai propri conferitori, che oggi sono 110 per un totale di 130 ettari, a conferma della frammentazione della proprietà agricola trentina. Le vigne sono sparse in tutto il distretto produttivo provinciale, ma per la maggior parte si concentrano nella Valle dell’Adige, in Vallagarina e in Val di Cembra. Unica proprietà sono le vigne di Maso Poli, acquisito nel 1978, che esce come marchio a sé.
(ns)
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