La premessa è duplice: il Sangiovese, che si adatta ad ogni piccola sfumatura che differenzia i contesti pedo-climatici in cui cresce; un anniversario - il sessantesimo - da festeggiare, celebrando sia la propria storia che il proprio territorio d'origine. Il denominatore comune si chiama Chianti Classico e da qui nasce l'idea del Chianti Geografico di creare un “triumvinato” che rappresenti le migliori espressioni di Sangiovese dai tre più storici borghi della denominazione cui la cooperativa è legata dal 1961: Radda, Gaiole e Castellina in Chianti, i tre Terzieri che componevano la Lega del Chianti, nata nel 1300 a pacificare il territorio per secoli conteso fra Siena e Firenze e rappresentata dal celebre Gallo Nero. Tre Terzieri quindi, nominati dagli agricoltori del Geografico e dall'azienda Piccini (che ha rilevato la cantina nel 2015 per tentare di rilanciarla da un periodo di rallentamento) secondo i venti che identificano la posizione dei tre borghi: Tramontano per Radda, Ponente per Castellina e Levante per Gaiole. La differenza nel bicchiere è evidente, a riprova del fatto che non serve guardare solamente alla Gran Selezione per trovare le diverse espressioni delle sottozone chiantigiane. Speziato il terziere di Tramontano, fruttato quello di Ponente, conquista la balsamicità del Levante, le cui erbe officinali accompagnano sia naso che bocca, arricchendo la dolcezza del frutto e la spiccata vena acida.
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