La famiglia Fenocchio di Monforte ha intrapreso con decisione il suo virtuoso percorso enoico nel 1989 con Claudio Fenocchio, che ne ha perfezionato la specializzazione, dopo che il padre Giacomo ne aveva sviluppato l’attività vitivinicola a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Oggi, i vini che escono da questa realtà - 16 ettari a vigneto, che comprendono oltre al Cru Bussia (in possesso dei Fenocchio dal 1972), anche parcelle a Cannubi, a Villero e a Castellero, per una produzione di 95.000 bottiglie - sono tra quelli che conservano maggiormente una cifra stilistica autentica e di stampo nettamente tradizionale, costituita da macerazioni lunghe (anche 90 giorni) e affinamenti solo in legno grande, senza accelerazioni o forzature. Una cantina capace di tenere insieme il nuovo e tutto quanto di buono la storia ha lasciato in eredità, con vini che, soprattutto nel recente passato, si sono imposti nel variegato e competitivo scenario del Barolo. Maturato per 30 mesi in legno grande, il Barolo Villero 2018 esprime con buona definizione le doti del Cru da cui è ottenuto (caratterizzato da particolare ricchezza calcarea). I suoi profumi sono intensi e al contempo fini e comprendono una base fruttata su cui si inseriscono lampi di sottobosco e toni balsamici. La bocca è ben profilata e il tannino è solido e saporito, accompagnando un sorso reattivo e succoso, fino ad un finale energico.
(fp)
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