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GIALLO DIVINO: WEEKEND DA BRIVIDO (11/12 GIUGNO) NEL MONFERRATO, COMPLICI OTTO MAESTRI DEL GIALLO: DA LUCARELLI A FALETTI, DA CARLOTTO A MARCOTULLIO. LA REGIA E' DELLA FAMIGLIA CHIARLO, UNA DELLE MIGLIORI GRIFFE DEL PIEMONTE

Italia
Il manifesto di Giallo DiVino

Week-end da brivido nel Monferrato, complici otto maestri del giallo e l’atmosfera evocativa del parco artistico Le Orme su La Court di Castelnuovo Calcea. Massimo Carlotto, Giorgio Faletti, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Massimo Marcotullio, Andrea Pinketts, Roberto Valentini ed una star internazionale a sorpresa saranno ospiti di Michele Chiarlo, uno dei viticoltori più famosi e autorevoli d'Italia e del mondo del Piemonte, l’11 e il 12 giugno in un evento imperdibile per chi ama mistero e buon vino.
Si inizia l'11 giugno, alle ore 22, con l’inaugurazione del sito Acqua di Lele Luzzati, una delle quattro installazioni artistiche “en plein air” dedicate agli elementi naturali. Nella serata, Tecla Dozio della Libreria del giallo di Milano, madrina ad honorem dei giallisti italiani, reciterà brani tratti da “Blues & noir” di Raynal. Intorno alla mezzanotte, l’incontro con un noto autore giallo internazionale. Il 12 giugno, alle ore 22, l’apertura del Parco e dalle 23, dopo il talk-show con gli scrittori, la proiezione del film “Lupo mannaro”, lungometraggio in anteprima assoluta ispirato a un racconto di Carlo Lucarelli.
Animeranno le due serate solisti musicali, cortometraggi, degustazioni nel wine-bar nella cascina La Court, cene in vigna, teatro e mostre: in particolare, il fotografo Mark Cooper presenterà “Vertical”, immagini aeree del Monferrato che diventano quadri astratti, sarà proposta una personale dell’architetto-designer Peppino Campanella e uno spazio riservato alla più famosa “coppia in giallo”, Diabolik e Eva Kant, con tavole originali a colori.
Inoltre, gli scrittori realizzeranno sei mini-racconti a tema enologico che verranno stampati come controetichetta delle bottiglie della Barbera La Court destinate tra i visitatori che risolveranno i “Misteri” proposti durante le due serate, la preziosa confezione sarà comunque disponibile all’acquisto e il ricavato devoluto ad un’associazione benefica.
“L’unicità della manifestazione è nell’incontro diretto tra pubblico e scrittori, che potranno interagire con i visitatori in due serate di scrittura, vino e altro ancora”, racconta Alberto Chiarlo, “il giallo è un genere in grande riscoperta e siamo felici che anche un astigiano doc come Giorgio Faletti possa essere con noi per Giallo diVino”.
Info: Giallo diVino
11 e 12 giugno, dalle ore 22
Parco artistico Orme su La Court, Castelnuovo Calcea, Asti
Ingresso 5 euro con consumazione, bicchiere e taschino
Info generali: Michele Chiarlo - tel. 0141/769030, chiarlo@tin.it
Info pacchetti week-end: tel. 0141/437190, rosanna-rongioletti@happytour.it


Il ritratto - La Michele Chiarlo
Michele Chiarlo, il “signore della Barbera”, fonda l’azienda nel 1958 a Calamandrana, nell’astigiano. Ha ereditato dal padre, presidente della locale cantina sociale, la passione per il vino, che lo porta nel 1990 ad acquisire un’azienda a Barolo e cinque anni dopo una cantina a Gavi, nell’alessandrino. E’ del 1996 l’acquisto del podere La Court a Castelnuovo Calcea, dove nel 2003 è stato inaugurato il parco artistico Orme su La Court, curato da Lele Luzzati.
L’azienda conduce 110 ettari di vigneto allevato con il sistema guyot, buona fittezza e rese contenute, e può vantare vigne di età ragguardevole: 35 anni è l’età media dei filari nel Podere La Court.
“Ci sentiamo portavoce del territorio, e consideriamo il vigneto molto più importante della cantina: per questo gli dedichiamo molte attenzioni, a partire dalla lotta guidata”, racconta Michele Chiarlo. Logico quindi che la vigna sia il motivo ricorrente delle belle, e premiate, etichette dei vini disegnate da Giancarlo Ferraris, allievo di Luzzati.
L’azienda produce un milione di bottiglie l’anno, e il 65 per cento è destinato ai mercati esteri: “Siamo i piemontesi più venduti in Germania e Stati Uniti, il frequente contatto con le altre culture ci ha regalano una mentalità cosmopolita”. Modus vivendi adottato dai figli Alberto, che segue il marketing e l’immagine aziendale, e Stefano, enologo e responsabile dei vigneti, e dalle loro mogli Simona e Laura, impegnate in azienda.
“Per i nostri vini, che vogliamo armonici e longevi, utilizziamo raramente botticelle di primo passaggio, che riserviamo solo ad alcuni prodotti d’alta gamma. La spina dorsale dell’azienda rimangono i vini base, che ci permettono di creare con particolare attenzione i nostri cru”, racconta Chiarlo. Oggi la casa piemontese propone una selezione di vini molto ampia, che spazia dai “classici” Barbera d’Asti Le Orme e Cipressi della Court alla versione “superiore” Nizza La Court; dai monferrini Plenilunio, Countacc! e Airone ai Gavi Rovereto, Gavi e Fornaci; dalle quattro versioni del Moscato d’Asti al Barbaresco Asili fino ai Baroli Tortoniano, Brunate Cannubi, Cerequio e Triumviratum, passando per Dolcetto d’Alba, Arneis, distillati e Barolo chinato.


L'idea magnifica dei Chiarlo: il Parco artistico e culturale La Court
“La Court è il centro fisico del territorio del Barbera d’Asti e i suoi colli ornati da cipressi, celebrati dal Pavese, ne sono l’immagine più nota. Quale luogo migliore per il parco artistico Orme su La Court, tributo pagano agli elementi naturali e grande contenitore per eventi culturali”, racconta entusiasta Alberto Chiarlo.
“Lontano dallo stereotipo che vuole il Piemonte paludato e un po’ “polveroso”, questo parco non si propone come museo, ma progetto di contaminazione artistica dalle tante possibilità”. Un entusiasmo, quello di Chiarlo, condiviso dai numerosi visitatori che dalla scorsa estate hanno passeggiato lungo questo “itinerario creativo” che percorre le colline del podere.
Un percorso tra sentieri, vigneti e cascine costellato di installazioni artistiche e sculture che nascono e vivono nella natura con le scenografie di Lele Luzzati, apprezzato artista genovese. Si può sostare alla cascina Castello, che propone il “cinema sull’aia”, oppure alla cascina La Court, che ospita wine-bar, mostre e uno spazio dedicato ai visitatori più giovani. Lungo l’itinerario sono collocate le Orme, scenografie dedicate ai quattro elementi, gli Spazi, aree di sosta con degustazioni ed eventi culturali, le Teste segnapalo, sculture di inizio filare, forme totemiche ispirate al passato create da artisti contemporanei, e l’Osservatorio della Barbera, torretta di mattoni dove ammirare il paesaggio agricolo e che ospita il parco viticolo “didattico” e il “faro delle vigne”, un cannocchiale che permette di catturare vigneti, colline e paesi.
Il parco è visitabile tutto l’anno su prenotazione (tel. 0141/769030, www.chiarlo.it) mentre nelle serate del 25 e 26 giugno cinquecento lumi a olio verranno accesi nelle vigne per illuminare “Corto in vigna”: oltre 50 cortometraggi da tutto il mondo dedicati a cibo e vino, con solisti musicali ad allietare la suggestiva passeggiata sulla collina.
Francesca Facchetti

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