È più che varcare un Rubicone. Diciamo che è uscire dalla zona protetta (quella in cui si giudicano vini d’altri) per andare a esporsi doppiamente - danzando nella terra di nessuno - sia al verdetto degli ex giudicati (i produttori “professionisti”) che dei colleghi. Un bel rischio. Che Gianni Sinesi, sommelier del celebre Reale Casadonna (la casa top di Niko Romito con cui collabora da 15 anni) s’è preso senza paure, e che spiega così: “È una sfida con se stessi e un voler mettere a frutto in altra forma l'esperienza di lustri di assaggi. Impressioni è la prima incarnazione di un sogno: firmare vini che siano espressione intima d’un territorio e un vitigno. E non a caso ho iniziato dall’Abruzzo, seconda patria sin dai tempi della scuola alberghiera a Roccaraso”. Eccolo, allora, il vino: immediato e complesso insieme, terrroir Popoli (Abruzzo interno, in bilico tra Aquilano e Pescarese e i Parchi di Gran Sasso e Majella); metà uve in macerazione carbonica per esaltarne i profumi; fermentazione in acciaio con breve macerazione; ancora acciaio per 6 mesi, e 4/5 in vetro. Chiara l’idea: un Montepulciano fresco, non marcato da legno o stimmate ossidative, agile nella quota tannica, aggraziato e snello più che muscolare. E l’assaggio premia e ribadisce: fiori e ciliegia, ma pure terra e sangue (le tipiche note da Dna della tipologia). Avvio d’un percorso che s’annuncia lungo e felice.
(Antonio Paolini)
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