Da Serralunga alla Sicilia il passo è diventato breve, verrebbe da dire. Ed è certo che questo è un fatto per il barolista Davide Rosso che nel maggio del 2016 ha acquisito 14 ettari a vigneto in contrada Montedolce (il maggiore cratere estinto dell’Etna) a poca distanza dalla frazione di Solicchiata nel territorio di Castiglione di Sicilia, sul versante nord est del Vulcano. Da qui Rosso ha cominciato la sua nuova sfida con protagonista il Nerello Mascalese ad affiancarsi al suo amato Nebbiolo. L’Etna Rosso 2019 possiede un bagaglio aromatico tutto giocato tra cenni di grafite e sale affumicato, mirtilli, melograno, pesca noce e macchia mediterranea, con lievi cenni balsamici. Delicato il sorso, tendenzialmente raffinato se pure incisivo, dai tannini levigati e dal finale fragrante segnato da una bella nota agrumata. Davide Rosso è, ormai da oltre un ventennio, patron della celebre cantina di Serralunga d’Alba Giovanni Rosso, che lavora Cru celeberrimi: Cerretta, La Serra, Broglio, Meriame, Sorano, Costa Bella, Lirano e Damiano. Per non parlare del famosissimo Cru Vigna Rionda. Ma non solo. Davide Rosso, tornando sull’isola, ha anche introdotto il suo Etna Rosso ne La Place de Bordeaux, l’hub più prestigioso al mondo per la vendita dei vini sui mercati internazionali, attraverso un accordo con cinque tra i più rinomati négociant internazionali (Joanne, DIVA, Barriere Frères, Louis Vialard e LD).
(are)
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