Dieci ettari in tutto, uno più uno meno. Questa è tutta l'uva Recantina che esiste a Montello, in provincia di Treviso (e dunque in tutta Italia). Scomparsa del tutto in epoca napoleonica, è stata recuperata grazie all'impegno di pochi produttori. È spesso confusa con il Raboso, quest'uva in realtà ha anche due varietà principali, a pecolo rosso e a pecolo scuro. L'azienda Giusti ne possiede quattro ettari a Montello, zona collinare circondata dall'alveo del fiume Piave. Si tratta di uno dei suoli più "antichi" d'Italia, ricco di ossido di ferro e di argilla per una terra rossissima. La zona era famosa anche per il pregiato legname di cui si approvvigionava la Repubblica di Venezia per la sua flotta. Ermenegildo Giusti, imprenditore di successo nel settore delle costruzioni all'estero, è tornato a "casa" per investire in un'azienda che oggi conta oltre cento ettari. La Recantina, in particolare, si coltiva nelle tenute Emily e Aria Valentina , la prima immersa in un bosco di querce e castagni da cui proviene l'Augusto. Il vino, che in questo caso fa anche un anno di botte grande, ha un colore e una densità importanti, scuro alla vista e al tatto. In effetti prevalgono note di ribes nero, di mirtillo, di viola e di lillà. Il legno lo stempera un po' ammorbidendolo con sentori di pepe e vaniglia. Ciò che colpisce è la vinosità, il succo saporito che ha, grazie a una frutta scura ma molto vivace.
(Francesca Ciancio)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024