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GRANDI VINI PER IL VERNISSAGE DELL'AGENZIA DI POLLENZO: SLOW FOOD PROPONE DEGUSTAZIONI MITICHE ... DA YQUEM A GIACOSA, DA FONTERUTOLI A CHIARLO

Italia
Carlo Petrini

Sul grande palcoscenico dell’Agenzia di Pollenzo non poteva certo mancare lo spazio per il vino. Nulla si strano: si tratta in fondo di un “ritorno a casa”, visto e considerato che nelle cantine storiche dell’Agenzia - le stesse che ospitano oggi la Banca del Vino - è iniziata l’epopea del Barolo e dei grandi vini rossi di Langa. E per celebrare il rinnovato splendore enologico di Pollenzo (l'inaugurazione ufficiale è il 30 aprile; quindi eventi e degustazioni fino all'8 maggio) è stato predisposto un grande programma di degustazioni.
Si comincia il 2 maggio con il patriarca Bruno Giacosa, espressione storica e massima delle due denominazioni eccellenti del Piemonte, Barolo e Barbaresco. La voce del grande neivese ci accompagnerà alla scoperta dei suoi cru migliori, rivisitati attraverso le eccezionali annate ’96, ’97, ’98 e ’99 (partecipazione 20 euro). Si sconfina in terra d’Oltralpe il 3 e 4 maggio, con due insigni personalità: il 3 maggio sarà la volta di Alexandre de Lur-Saluces, “monsieur Château d’Yquem” (il patron della celeberrima firma del Sauternes presenterà addirittura uno Château d’Yquem 1950) ed il 4 maggio toccherà a Michel Chapoutier, produttore, profeta della nuova vitienologia francese, grande studioso di terreni e microclimi (con lui degustazione guidata di otto etichette del 1997; partecipazione 20 euro). Il 5 maggio protagonista sarà il Barbaresco: dalla vendemmia 1995 al 2001, si alterneranno i cru storici di Rabajà, Rio Sordo, Martinenga, Bricco, Rombone, Gallina e Santo Stefano, magistralmente interpretati da Bruno Rocca, Produttori del Barbaresco, Marchesi di Gresy, Pio Cesare, Fiorenzo Nada, La Spinetta e Castello di Neive (partecipazione 20 euro).
Puntata tutta toscana quella del 7 maggio: in degustazione arriveranno 7 annate (dal 1995 al 2001) di Siepi, uno dei blend più famosi al mondo, esemplare taglio di sangiovese e merlot realizzato nel Castello di Fonterutoli, griffe del Chianti (partecipazione 20 euro). A concludere non si poteva che chiamare "sua maestà" il Barolo, mattatore l'8 maggio: i Baroli Cannubi di Chiarlo e Marchesi di Barolo, Vigna Rionda di Massolino e Oddero, Ginestra di Clerico e Conterno - Fantino, Rocche di Vietti e Parusso, Gattera di Bovio e Cordero di Montezemolo, Monvigliero del Castello di Verduno e Fratelli Alessandria saranno proposti nei millesimi ’90 e ’99, due grandi vendemmie per la denominazione (partecipazione 20 euro). Prenotazioni obbligatorie (info: tel. 0172/458418).


Focus - Tutto quanto c'è da sapere sull'Agenzia di Pollenzo
- L’Agenzia di Pollenzo nasce nella Tenuta Albertina era una proprietà di Casa Savoia che Carlo Alberto nei primi anni dell’Ottocento destinò all’agricoltura, trasformandola in un Centro Sperimentale. L’edificio si presenta come un grande complesso agricolo “a corte”, tipico della pianura padana, con ascendenze nella curtis di epoca medievale. Riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco, è stato completamente restaurato e ospita: l’Università di Scienze Gastronomiche.
- L’Università di Scienze Gastronomiche vuole approfondire lo studio della gastronomia includendo discipline come la geografia, il diritto, l’economia e il marketing, la sociologia, l’antropologia, l’ecologia, la storia, il paesaggio, la comunicazione, le tecniche di degustazione. E’ aperta agli studenti di tutto il mondo. Le attività formative si svolgono in due sedi prestigiose: l’Agenzia Sabauda di Pollenzo e la Reggia di Maria Luigia a Colorno (Parma).
- Tutte le informazioni
60 posti disponibili - Al corso di laurea in Scienze gastronomiche sono ammessi sessanta allievi per ogni anno accademico. Alla segreteria dell’università sono già arrivate 480 richieste di prescrizione da 30 nazioni.
2 requisiti - Per accedere ai corsi occorre avere conseguito un diploma di scuola secondaria superiore e una buona conoscenza di italiano e inglese. I candidati dovranno superare un test di ammissione.
19.000 euro i costi di iscrizione - La quota annuale di iscrizione è di 19.000 euro. La somma copre le spese di soggiorno, il vitto, gli stage previsti dal piano di studi e il materiale didattico necessario (compreso un personal computer).
50 borse di studio - Per agevolare gli studenti che si trovano in condizioni economiche disagiate, sono state istituite cinquanta borse di studio di imposto compreso tra i 3.000 e i 15.000 euro.
3+2 anni di corso - La durata totale degli studi è cinque anni, suddivisi in un triennio di base e due bienni di specializzazione. La frequenza delle lezioni e delle altre attività didattiche è obbligatoria.
Altre info - La prima lezione è il 4 ottobre 2004. I soci fondatori sono Slow Food e le regioni Piemonte ed Emilia Romagna. I contatti per ottenere il riconoscimento ufficiale del Ministero sono già stati attivati. L'Università di Scienze Gastronomiche è la prima al mondo interamente dedicata al cibo ed alla cultura gastronomica. Il titolo di laurea è dottore in scienza della comunicazione alimentare-gastronomica ed in gestione delle imprese di produzione e distribuzione di alimenti.
Info: www.unisg.it, info@unisg.it, tel. 0172/458511.
- La Banca del Vino ricavata nelle cantine dell’Agenzia, dalle suggestive volte in mattoni, è la vetrina della migliore produzione enologica italiana, luogo d’elezione per la creazione di una grande memoria storica del vino e per la promozione della cultura enologica italiana.
- L’Albergo dell’Agenzia: la ristrutturazione, estremamente rispettosa delle strutture originarie, evidenzia la vocazione storica di questo edificio. Si posiziona su uno standard medio-alto, è dotato di camere confortevoli e ampie, di un vasto parco e dei comfort utili a un soggiorno in sintonia con la filosofia slow.
- ll Ristorante Da Guido nato dal trasferimento e dall’unione di due prestigiose realtà della gastronomia piemontese, Guido da Costigliole di Costigliole (Asti) e La Noce di Volpiano (Torino), accomunate da una filosofia di semplicità nelle proposte e di valorizzazione estrema della materia prima, propone menu degustazione o scelta à la carte ispirati alla tradizione piemontese e alla cucina di pesce.
Fonte: www.slowfood.it, tel. 0172/419611

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