Il Guado al Tasso 2018 possiede profumi speziati che rimandano al legno di cedro mentre l’aroma fruttato conduce alle bacche di ribes nero, il tutto accompagnato da tocchi di pepe, cioccolato fondente e una punta di vaniglia, per terminare con foglie di menta che conferiscono freschezza. Rotondo e morbido al sorso, è rosso avvolgente e appagante, dall’articolato sviluppo continuo e ben profilato. La Tenuta Guado al Tasso, la più estesa fra le aziende della denominazione, ha una superficie di circa 1.000 ettari di terreno tra vigne, boschi e macchia mediterranea. I 320 ettari vitati sono allevati prevalentemente a Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Cabernet Franc, Petit Verdot e Vermentino Nero e Bianco. L’enologo Marco Ferrarese segue da diversi anni la produzione della cantina bolgherese, che si è confermata nel 2021 il top brand del vino italiano nel mondo, secondo il magazine americano Drinks International. Albiera, Allegra e Alessia insieme al padre, il marchese Piero Antinori, e al ceo Renzo Cotarella, sono i vertici di un gruppo del vino italiano che fa storia dal 1385, quando la dinastia, Giovanni e Piero Antinori, entra a far parte dalla corporazione dell’Arte dei Vinattieri. Guado al Tasso riporta nella propria capsula lo stemma storico della famiglia Antinori mentre in etichetta campeggiano le lettere DG, omaggio alla famiglia Della Gherardesca antica proprietaria della tenuta.
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