Quella del Mamertino è una delle Doc siciliane più giovani, pur avendo da sempre i viticultori del comprensorio di Milazzo rivendicato questa denominazione, frutto a mio modesto avviso di una erronea interpretazione del termine Mamertinu, che Strabone usa nel libro IV della sua Geografia proprio nel passo dedicato ai vini di Messina. Ma anche a dar ragione a loro, la Doc Mamertino dovrebbe identificarsi col quel territorio che si estende più o meno tra Milazzo e Patti sul versante Tirrenico messinese; mal si comprende invece perché il legislatore l’abbia allargata sul versante Jonico quasi sino a Taormina. Villa Moreri si trova quindi nella zona storica del Mamertino a Patti, proprio a ridosso dell’area archeologica di Tindari e guarda direttamente verso il Mar Jonio. Qui i Caffarelli producono vino da più di un secolo e adesso ad occuparsi della tenuta, tutta interamente condotta biologicamente, è Benedetto Caffarelli Barone di Guzman, che con l’aiuto del bravissimo Federico Curtaz ha riconvertito tutti i vigneti ad uve autoctone quali Grillo, Nero d’Avola, Catarratto, Inzolia e Nocera, per produrre vini autenticamente di territorio. Come il Mamertino Bianco ’19 dai profumi eleganti di sale marino, tiglio, macchia mediterranea, erbe aromatiche e frutta gialla, fresco e sapido in bocca ben spinta dall’acidità e che registra un puntuale ritorno del frutto, integro e ricco di polpa.
(Massimo Lanza)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024