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HONG KONG PREFERISCE L’ITALIA: ALL’ASTA DI GELARDINI & ROMANI WINE AUCTION, ANDATA IN SCENA IL 21 APRILE AL RISTORANTE “DOMANI”, FARI PUNTATI SUI GRANDI CRU D’ITALIA, CON I TOSCANI MASSETO, SASSICAIA E SOLAIA IN TESTA

Nonostante i pochi e selezionatissimi vini francesi abbiano spuntato i prezzi più alti (al top, per la singola bottiglia, una magnum di premier cru Cros Parantoux Henri Jayer 1990, battuta a 11.700 euro), l’attenzione degli appassionati asiatici nell’asta-evento di Gelardini & Romani Wine Auction ad Hong Kong (andata in scena il 21 aprile al ristorante “Domani”), si è concentrata quasi esclusivamente sui grandi cru d’Italia, con i toscani Masseto, Sassicaia e Solaia in testa, tanto che i top lots di Francia sono stati aggiudicati per commissione a clienti europei.

E se Hong Kong è sempre più “Italy oriented”, pesano anche i prezzi raggiunti dai Grand Cru d’Oltralpe, ingiustificabili anche per i collezionisti più facoltosi, ed allora se alla stessa cifra di un lotto di 7 bottiglie di Petrus 2001, battute ad 8.800 euro, se ne possono avere 18 di Masseto 1997 di Tenuta dell’Ornellaia, e per 5.300 euro ci si aggiudicano 24 bottiglie di Sassicaia 1997 di Tenuta San Guido, è chiaro come l’investitore asiatico, che il vino lo compra per berlo, e predilige bere vini maturi, stia pian piano scoprendo nelle cantine italiane una miniera inesauribile di piacere enoico.

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