25 ettari di vigneto sono quelli a disposizione della famiglia Hugel, tutti nel comprensorio del comune alsaziano di Riquewihr, noto sin dal Medioevo per la produzione di vini di grande eleganza. Fu Hans-Ulrich Hugel, nel 1639, ad iniziare la dinastia, una delle più antiche del mondo, di questi vignaioli, che anche oggi mantiene la gestione della cantina. Nella seconda metà del Ventesimo secolo, Jean Hugel ha svolto un ruolo di primo piano in Alsazia, reintroducendo i vini da vendemmia tardiva, tanto che il disciplinare del 1984 dei “Vendage Tardive” e “Sélection de Grains Nobles” è detto anche “legge di Hugel”. Benché l’azienda disponga di vigneti per la metà classificati Grand Cru, non utilizza la denominazione Grand Cru Alsace in nessuno dei suoi vini. Altra particolarità è il fatto che, benché Hugel sia stato un pioniere dei vini dolci dell’Alsazia, solo i vini chiaramente contrassegnati come ottenuti da vendemmia tardiva sono caratterizzati da zuccheri residui. La materia prima del Riesling Schoelhammer 2009, oggetto del nostro assaggio, arriva da uno degli storici vigneti di proprietà Hugel, e, a dispetto dell’annata calda, il vino conserva un bel profilo aromatico, intensamente floreale al naso e non privo di cenni affumicati. Ma è in bocca che si rivela una sorpresa: sapido e scattante possiede un sorso ritmato e incisivo, dal finale di grande freschezza che lo rende incredibilmente persistente.
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