A far ricco e lieto l’assaggio di oggi, la forza di un saldo legame familiare, con l’impronta di una terra vibrante, e la volontà precisa che l’eredità del passato si leghi alla amorevole cura del futuro del pianeta. I Feudi di Romans è una delle aziende più rappresentative della propria realtà, frutto della lungimiranza di Severino Lorenzon, dell’abile costanza del figlio Enzo, dell’oculata attenzione alle idee e alle tecnologie d’avanguardia dei nipoti Davide e Nicola. La cantina che fa nascere il Friulano che sorseggiamo insieme, annata 2020, è a San Canzian d’Isonzo; i vigneti di proprietà, per una superficie complessiva di circa 100 ettari nel cuore della DOC Friuli Isonzo, fiancheggiano il fiume, come una dedica accorata alla sua storia, e al suo carico di passaggi, tracce e contaminazioni. Venature di sabbia e ghiaia e nobili argille; vini come riflessi fedeli della loro terra e delle sue uve autoctone, sempre in produzione sostenibile – energie rinnovabili, subirrigazione, diradamento manuale, esplorazione delle potenzialità produttive di varietà resistenti alle malattie -. Il Friulano, dal bel colore paglierino con riflessi verdognoli, stupisce per l’opulenta rotondità al tatto, associata ad una fresca verticalità. Complesso il quadro olfattivo, con la mandorla amara che ben si sposa con la pesca a polpa bianca, il timo, ed i fiori di campo, in un mosaico di equilibrio e delicata poesia.
(Cecilia Pianigiani)
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