02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

I FRATELLI PIERO E LODOVICO ANTINORI INSIEME PER LA STORICA RICOMPOSIZIONE DI UNA DELLE DINASTIE PIU’ BLASONATE DEL MONDO DEL VINO

Italia
I fratelli Piero e Lodovico Antinori

Una famiglia: Antinori, una passione: il vino e un destino: la riunione dei discendenti di una dinastia quasi millenaria. La storica ricomposizione della famiglia Antinori, la griffe di riferimento del “made in Italy” eroico diventa finalmente realtà, attraverso un progetto concreto e ambizioso, che ha come fulcro la Tenuta Campo di Sasso. I protagonisti sono Piero e Lodovico Antinori, artefici, insieme a pochi altri, del cosiddetto “rinascimento” dell’enologia italiana, che, in poco più di un ventennio, ha portato il vino italiano nell’olimpo dell’eccellenza mondiale.
La maestria imprenditoriale di Piero, in grado di costruire il marchio italiano del vino più blasonato e autorevole al mondo, insieme alla genialità di Lodovico, “deus ex machina” della Tenuta dell’Ornellaia, uno dei gioielli più preziosi del panorama bolgherese e vera e propria “chicca” dell’eccellenza qualitativa enologica nazionale, lavoreranno in sinergia con l’obbiettivo, nemmeno tanto nascosto, di produrre grandi vini da un terroir nuovo, ma dalle enormi potenzialità.
L’azienda, 50 ettari coltivati prevalentemente a Cabernet Franc, Petit Verdot e Merlot, destinati ad arrivare a 70 ettari nel 2006, è ubicata a Bibbona e confina a nord con Bolgheri. Lodovico Antinori sarà investito in prima persona nella conduzione del progetto, “per me - spiega - è una nuova avventura dopo quella della Tenuta dell’Ornellaia. Ma credo molto nelle potenzialità di Campo di Sasso. Il mondo del vino è diventato più complicato rispetto a quando cominciai con l’Ornellaia, ma sono convinto di ottenere ottimi risultati … ci vorrà forse un po’ più di tempo”.
Il progetto della Tenuta Campo di Sasso conta attualmente su l’“Insoglio del Cinghiale”, il vino alla base della piramide produttiva dell’azienda di Bibbona e già commercializzato con l’annata 2003; il “secondo vino” aziendale, “Il Pino di Biserno”, uscirà sul mercato nel 2006, seguito dal “primo vino”, “Il Biserno”. Una scelta tecnica in piena sintonia con i criteri qualitativi più raffinati, all’insegna di un’età progressivamente più avanzata dei vigneti rispetto alla piramide produttiva dei vini. Per soddisfare, invece, la propria passione per il Sauvignon Blanc, Lodovico Antinori è ricorso ad un geniale escamotage, creando una dependance “bianchista” ad hoc, in una delle regioni più vocate per la coltivazione di questo vitigno: la Nuova Zelanda. La Campo di Sasso Limited di Marlbourgh già commercializza il “Mount Nelson” Sauvignon (prima annata 2004).

Ma la Tenuta Campo di Sasso non sarà soltanto vino: l’azienda si è dotata di un relais con camere esclusive, piscina ed un ristorante di alto livello. Come a metà del XIX secolo la fondazione del marchio “Marchesi L&P Antinori” organizzava attraverso una struttura imprenditoriale moderna ed efficiente il lavoro svolto da una famiglia impegnata nel vino fin dal 1385, così, nel secondo millennio, i discendenti di quei pionieri dell’imprenditoria italiana del vino, che portano gli stessi nomi, rappresentano ancora un’avanguardia e sono pronti ad un nuovo impegno, mettendo in campo le loro grandi esperienze pregresse.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli