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I GRANDI CLASSICI DEL BRUNELLO - DA BIONDI SANTI A CASTELLO BANFI, DA SOLDERA A SALVIONI, DA FULIGNI AD ALTESINO, DA ROMITORIO DI CHIA A CERBAIONA - VANNO A GONFIE VELE NELLA PRIMA ASTA DEI VINI CHE MONTALCINO HA DEDICATO AL SUO FIORE ALL'OCCHIELLO

Italia
La cittadina di Montalcino

I grandi classici del Brunello vanno a gonfie vele nella prima asta dei vini che ieri Montalcino ha dedicato al suo fiore all’occhiello: in primis, Biondi Santi, la storica griffe di Montalcino a cui si deve l’invenzione del Brunello nel lontano Ottocento, Castello Banfi, Case Basse di Gianfranco Soldera, Salvioni, Eredi Fuligni, Castello di Romitorio del pittore Sandro Chia, Altesino, Col d’Orcia, Costanti, Casanova di Neri, Cerbaiona, Frescobaldi ... Tutte griffe che stanno portando il Brunello di Montalcino ai massimi livello nel mondo, tanto da far dire al “Wine Spectator”, la “bibbia” Usa dell’enologia mondiale, “America loves Brunello” (in altre parole “quando gli americani pensano al miglior vino rosso italiano, hanno in mente il Brunello”).

I top dell’asta, organizzata dal Quartiere Borghetto e battuta ieri a Montalcino dalla Pandolfini di Firenze, ormai la più famosa casa d’aste d’Italia con interesse nel mondo del vino di pregio, le tre rarissime bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1961 Tenuta Il Greppo della famiglia Biondi Santi, sono state aggiudicate a 2.400 euro (in asta sono partite da 2.000 euro); 8 bottiglie di Brunello di Castello Banfi cru “Poggio all’Oro” (annate dal 1985 al 1999) a 850 euro; una bottiglia dell’introvabile Brunello Case Basse Riserva 1983 di Gianfranco Soldera ha strappato la ragguardevole cifra di 760 euro ed una Riserva 1985 a 600 euro; per 640 euro sono state battute tre bottiglie di Brunello Riserva 1999 Castello del Romitorio del pittore Sandro Chia; tre magnum di Brunello di Montalcino “Cerretalto” 1997 Casanova di Neri a 650 euro, 6 bottiglie di Brunello Salvioni di diverse annate - 1985, 1987, 1988, 1990, 1995, 1997 - a 1.350 euro; 6 bottiglie di Brunello Tenuta Col d’Orcia “Poggio al Vento” (annate 1990, 1995, 1997) a 650 euro; 3 Brunello Riserva Fuligni di annate storiche - 1988, 1990, 1997 - andate a 560 euro; una bottiglia da 5 litri di Brunello 2000 di Andrea Costanti a 440 euro; 12 bottiglie di Brunello Altesino cru “Montosoli”; tre per ogni grande annata (1993, 1995, 1997, 1999), per 660 euro; 3 magnum di Cerbaiona - vendemmie 1988, 1990, 1997 - a 1.150 euro; 12 bottiglie di Castelgiocondo dei Marchesi Frescobaldi (annate “a cinque stelle” come il 1990, 1995, 1997) a 580 euro.

Il ricavato dell’asta, che ha raggiunto l’importante cifra di 29.000 euro, è destinato al restauro della Chiesa di Santa Croce di Montalcino, una delle più antiche della cittadina toscana. 88 i lotti che hanno visto sfilare oltre 500 bottiglie dei più pregiati Brunelli nella splendida cornice del Museo Civico Diocesano di Montalcino, tra statue lignee del Trecento e capolavori d’arte del Medioevo.

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