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IL “MISTERO” DELLO CHAMPAGNE: IN ITALIA SI VENDE O NO? E’ GUERRA DI CIFRE TRA LA COLDIRETTI E I PRODUTTORI DELLE CELEBRI BOLLICINE FRANCESI

Quello dello champagne rischia di diventare il “mistero” di Natale: si è innescata infatti in queste ore una dura polemica a distanza tra Coldiretti e Centro Informazioni Champagne, che riunisce tutte le maison delle celebri bollicine francesi. A suon di botta e risposta le due associazioni forniscono cifre che si smentiscono clamorosamente a vicenda: secondo la Coldiretti infatti si è notevolmente ridotta negli ultimi mesi (-21%) la spesa degli italiani per lo champagne, mentre secondo i francesi il consumo di champagne nel nostro Paese è cresciuto nei primi nove mesi del 2004, e gli italiani si collocano al terzo posto nei consumi mondiali (Francia esclusa). "Gli italiani continuano ad apprezzare lo champagne e dimostrano di saperlo scegliere - ha dichiarato il responsabile del Centro Informazioni Champagne per l'Italia - questo è indubbiamente un segnale incoraggiante che, in un momento difficile per l' economia e per i consumi, fa ben sperare per il futuro di tutto il settore". Non è vero, replicano alla Coldiretti: la banca dati sul commercio estero dell'Istat, consultabile on line, evidenzia che le importazioni di champagne in Italia nei primi nove mesi dell'anno (gennaio-settembre 2004) sono diminuite in quantità da 2.520.272 chilogrammi a 1.985.241 chilogrammi, per una riduzione percentuale del 21%. E non sarebbe solo lo champagne a rimetterci: si riduce del 7% la spesa per alimenti da destinare a cenoni o regali, e a rimetterci sono soprattutto i prodotti stranieri simbolo del lusso. Privilegiato invece il made in Italy, dal campo alla tavola, come i prodotti a denominazione di origine garantita. Gli italiani, secondo la Coldiretti, si regaleranno per il Natale 2004 un “pacco Doc” per un valore di 1,5 miliardi di euro, composto per un terzo da vini e spumanti, per il 30% da formaggi, per il 25% da salumi e per il restante 12% tra oli extravergini di oliva, legumi, frutta secca e altri prodotti. Le possibilità di scelta tra i 145 prodotti Dop/Igp riconosciuti dall'Unione Europea (il 21% del totale comunitario) comprendono prodotti ortofrutticoli (42), formaggi (31), oli di oliva (35), prodotti a base di carne (28), prodotti da panetteria (3), aceti, prodotti di carne e frattaglie fresche (2), una essenza e un miele. A questi si aggiunge una offerta nazionale di ben 25 vini Docg e 303 Doc che interessano il 34% della superficie nazionale impiantata a vigneto.

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