Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah, con il primo vitigno maturato in legno grande e gli atri due in barrique per 18 mesi, Il Borro 2019 appare di un rosso rubino intenso e brillante quasi impenetrabile. Bagaglio aromatico ampio e ricco che si concede con nitidi sentori di ciliegie nere, cassis e more, sottobosco erboso e una nota minerale ferrosa quasi ematica. Sorso pieno, potente ma reso setoso da tannini ben estratti e una calibrata acidità, mentre il lungo finale è caratterizzato da un fresco incedere balsamico. 45 ettari a biologico per una produzione complessiva di 160.000 bottiglie, sono i numeri de Il Borro, tenuta situata nell’aretino e di proprietà di Ferruccio Ferragamo dal 1993, che oggi vede sul suo ponte di comando i figli Salvatore e Vittoria. In principio, i vini aziendali ricalcavano il cliché della Toscana enoica di quel tempo, molto più attenta ai risultati dei vitigni internazionali piuttosto che a presidiare la tradizione di quelli di antica coltivazione. Soprattutto nel recente passato, l’azienda ha affrontato un ripensamento stilistico dei suoi prodotti ed oggi a presidiare saldamente il portafoglio etichette aziendale troviamo anche significative declinazioni del Sangiovese, sotto la denominazione Valdarno di Sopra. Restano, tuttavia, protagonisti ancora alcuni Supertuscan, come quello oggetto del nostro assaggio, che trovano ancora una loro collocazione d’eccellenza.
(are)
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