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VINO & ARTE

Il Casino dell’Aurora Pallavicini a Roma, gioiello del Barocco, apre le porte ai grandi vini

Il 20 maggio, solo per un giorno, il Casino di Palazzo Pallavicini Rospigliosi ospita la degustazione “Vino e arte che passione” con 50 cantine top

C’è un autentico gioiello del Barocco romano che, ogni anno, solo per un giorno, apre le sue antiche porte per far da cornice d’eccezione ad una prestigiosa degustazione di grandi vini di alcune tra le più celebri griffe italiane: è il Casino dell’Aurora Pallavicini a Palazzo Pallavicini Rospigliosi sul Colle del Quirinale a Roma, che, il 20 maggio, fa da sfondo a “Vino e arte che passione”, edizione n. 3 dell’evento firmato Ct Consulting Events, che vede protagoniste tra gli affreschi, i dipinti e le sculture di una delle collezioni d’arte private più importanti d’Italia nell’edificio un tempo sede delle Terme di Costantino, oltre 50 aziende vinicole italiane selezionate.
In un connubio tra il vino e lo splendore artistico della suggestiva location, a “Vino e arte che passione” accanto alle degustazioni è possibile partecipare a visite guidate alla scoperta delle collezioni d’arte di Palazzo Pallavicini Rospigliosi. Un’occasione unica per i presenti di incontrare direttamente, da un lato, i migliori produttori italiani, apprezzando e degustando etichette uniche con esperti sommelier, e, dall’altro, di vivere l’esperienza d’eccezione di un percorso storico-artistico in cui contemplare opere straordinarie e in perfetto stato di conservazione, come l’affresco de “L’Aurora” di Guido Reni, i dipinti di Luca Giordano e Annibale Carracci, la facciata impreziosita da lastre di sarcofagi romani del II e III secolo d.C., nonché le sculture antiche della sala centrale, ossia la Minerva, la Diana cacciatrice e “La Pastorella”. Un evento pensato “per offrire una possibilità di crescita culturale e regalare un’esperienza unica e piacevole in cui affinare la propria conoscenza enologica e scoprire i segreti delle cantine più importanti e storiche d’Italia che presenteranno le loro migliori produzioni”, spiega Antonio Pocchiari, co owner Ct Consulting Events.
Le cantine protagoniste? Da alla A della toscana Antinori alla Z di Zaccagnini dall’Abruzzo, passando, in un viaggio nell’Italia del vino, per le sarde Argiolas e Siddura, Baglio Di Pianetto, Barone Di Serramarrocco e Murgo dalla Sicilia, Bastianich, Collavini, Borgo Conventi e Perusini dal Friuli insieme a Nonino, Tenuta San Leonardo, Bossi Fedrigotti, Letrari e Pfitscher con l’Istituto Trentodoc dal Trentino, Cantine Biondelli e Travaglino dalla Lombardia, accanto alla Tenuta San Guido, Frescobaldi, Castello Del Terriccio, Col D’Orcia, Colognole, Mazzei, Petrolo, Podere Giodo, Ruffino, Tenuta Fertuna, Vignamaggio e Le Mortelle dalla Toscana. E, ancora, le piemontesi Pio Cesare, Castello Di Gabiano, La Scolca, Tenute Sella e Tenuta Tenaglia, e le venete Masi e Serego Alighieri, Villa Sandi, Col Saliz e Conte Emo Capodilista. E ci saranno anche Il Pollenza dalle Marche e La Valentina dall’Abruzzo, Pomario dall’Umbria, Rivera e Tormaresca dalla Puglia, e Tiefenbrunner dall’Alto Adige. Infine, dal Lazio, Falesco-Famiglia Cotarella, la Tenuta di Fiorano, Paolo e Noemia d’Amico, e, ovviamente, i Principe Pallavicini.

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