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IL CHIANTI CLASSICO “CASTELLO DI FONTERUTOLI” NELLA “TOP FIVE” DEI MIGLIORI VINI STRANIERI 2005 SECONDO BETTANE & DESSAUVE, I PIU’ ACCLAMATI CRITICI ENOLOGICI DI FRANCIA

Italia
Filippo e Francesco Mazzei

E’ il Chianti Classico “Castello di Fonterutoli” 2001 l’unico vino italiano a figurare nella speciale classifica di Michel Bettane e Thierry Dessauve, i guru della critica enologica transalpina, che, per la prima volta al Salon des Grands Vin di Parigi, hanno premiato i migliori vini per tipologia: miglior vino francese, miglior vino straniero, vino dell’anno … .

“Il fatto che il Chianti Classico “Castello di Fonterutoli” sia stato scelto per giocarsi la prima posizione della classifica di Bettane & Dessauve, è doppiamente importante - spiega Francesco Mazzei (Castello di Fonterutoli) - da una parte è un traguardo raggiunto dopo il vaglio dei critici enologici del Paese che ha fatto la storia del vino e dall’altro è il riconoscimento di una impostazione concettuale figlia di quella francese, ma applicata con successo ad una docg italiana e quindi ad un preciso territorio. Un territorio, il Chianti Classico, che ha lavorato molto per il miglioramento della qualità dei suoi vini”.

Premiato come miglior vino straniero del 2005 è stato il Riesling trocken Erste Lage di Weingut Heymann-Löwenstein “Winniger Uhlen Laubach” 2002, un vino dalla filosofia produttiva moderna, ma assai rispettosa del suo terroir di origine. E’ questo forse il criterio “guida” usato dalla coppia di critici francesi per le loro scelte, accanto ad una logica che ha privilegiato bevibilità e “digerable”, termine francese piuttosto intraducibile, che rimanda alla piacevolezza di un vino.

“In un momento di cambiamento e di evoluzione del mondo del mondo del vino - prosegue Mazzei - la cosa che ancora pesa maggiormente è l’impegno costante per la crescita di qualità. Il “Castello di Fonterutoli” è un vino ottenuto da un territorio estremo e quindi con l’ausilio di una viticoltura estrema. I vigneti che producono le sue uve sono popolati da 16 diversi cloni di Sangiovese ad alta densità d’impianto - 7000 ceppi ad ettaro - e dalle rese bassissime. Ed è questo che garantisce l’espresisone massima di un terroir”.

A far compagnia al vino toscano anche il tradizionalissimo “Unico” 1994 della cantina spagnola Vega Sicilia, un Ribera del Duero, ottenuto prevalentemente da “Tinto fino”, cioè da Tempranillo, con aggiunte di Cabernet Sauvignon, Merlot e Malbech; il californiano “Monte Bello” 1999 di Ridge vineyards, Cabernet Sauvignon in prevalenza, con aggiunte di Cabernet Franc, Petiti Verdot e Merlot, ed infine il sud africano Vergelegen White 2002, a base di Sauvignon Blanc e Semillon.


Il ritratto – Castello di Fonterutoli

Il Castello di Fonterutoli copre una superficie complessiva di 470 ettari articolata in quattro zone di produzione: “Fonterutoli”, “Siepi”, “Badiola” e “Belvedere”, poste tra i 230 e i 500 metri sul livello del mare ed esposizione prevalente sud, sud-ovest, con caratteristiche pedo-climatiche distinte e che formano i 69 ettari di vigneto specializzato dell’azienda.

La struttura principale del terreno nasce dal disfacimento di rocce di alberese e di arenaria ed è ricchissima di scheletro sassoso, tanto che quello di Fonterutoli viene spesso chiamato “il vino dei sassi”. Prevalentemente coltivati a Sangiovese - con cloni autoctoni provenienti da una selezione massale di Sangiovese di Fonterutoli e una selezione clonale di Sangiovese di Toscana - i vigneti del Castello di Fonterutoli ospitano anche appezzamenti coltivati a Merlot e a Cabernet Sauvignon.

Le densità d’impianto variano dai 3200 ceppi ad ettaro, per gli impianti più vecchi fino ai 7000 ceppi per le vigne di recente impianto. Le uve provenienti dai diversi vigneti sono vinificate separatamente e la maturazione dei vini - fatta anch’essa separatamente - avviene in barriques. La produzione si aggira su 500000 bottiglie, suddivise tra Castello di Fonterutoli, Fonterutoli, Poggio alla Badiola, e il Cru Siepi.


Il vino - Chianti Classico “Castello di Fonterutoli”

Ottenuto da Sangiovese con piccole aggiunte di Cabernet Sauvignon e Merlot, nasce da un’accurata selezione in vigna delle migliori uve aziendali, provenienti dai diversi appezzamenti e rappresenta il “primo vino” di Fonterutoli. Passa 18 mesi in barriques e la sua produzione media è di 100.000 bottiglie.

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