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IL CONSORZIO DEL NOBILE REGISTRA I PROPRI MARCHI IN EUROPA. MONTEPULCIANO APPOGGIA LA RACCOLTA DI FIRME DELL'EUROPARLAMENTARE ANGELILLI A TUTELA DELLE DENOMINAZIONI ITALIANE

E così dopo l'esempio Montalcino, che aveva negli scorsi anni registrato in 15 Paesi del mondo il marchio "Brunello", anche altri importanti Consorzi di tutela si stanno orinetando verso questa scelta. Il primo è il Consorzio del Nobile di Montepulciano, che con il 2004 assume in maniera sempre più netta i connotati della “difesa” della propria denominazione.

Così, di fronte ai pericoli, tanto per le aziende quanto per i consumatori, derivanti da allargamenti delle maglie legislative e dall’atteggiamento di produttori appartenenti ad altre aree, l’azione di “tutela” si è dovuta fare sempre più energica e concreta. Il Consorzio del “Nobile” ha quindi annunciato di aver registrato una serie di marchi in Italia ed in Europa: “Mentre negli Usa siamo già al secondo rinnovo del marchio “Vino Nobile di Montepulciano” - spiega il direttore Paolo Solini - in Europa, in mancanza di norme di protezione, abbiamo registrato come marchio collettivo comunitario le denominazioni “Nobile”, “Vino Nobile” e “Vino Nobile di Montepulciano”; in Italia, dove invece siamo già tutelati dalla continuità storica dell’uso, abbiamo registrato la parola “Nobile”. Ma il Consorzio di Montepulciano sta anche valutando la possibilità di procedere ad ulteriori registrazioni che, vale la pena di sottolinearlo, sono molto costose e complesse”.

Il Consorzio del Nobile di Montepulciano ha anche aderito alla campagna nazionale per una raccolta di firme da inviare al Parlamento Europeo voluta dell’europarlamentare Roberta Angelilli sempre sul tema della tutela delle “menzioni speciali”. “Dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea del regolamento che permette, soprattutto ai produttori extra-europei, di immettere sul mercato vini con le stesse denominazioni delle etichette italiane più prestigiose - ha spiegato Alamanno Contucci, presidente del Consorzio del Vino Nobile - abbiamo ritenuto di aderire a questa grande iniziativa. L’obiettivo è quello di far giungere al Parlamento Europeo un gran numero di firme contro le etichette “taroccate” per riaffermare che il gusto, la qualità, la tradizione non si falsificano; cercheremo di raccogliere anche adesioni particolarmente significative, per prime quelle del sindaco, che rappresenta l’intera comunità, e di tutti i produttori”.

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