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IL DREAM TEAM DEI GRANDI VINI DI SIENA HA “CONQUISTATO ” BORDEAUX

Castello di Fonterutoli della famiglia Mazzei, uno dei più antichi chateaux del Chianti Classico, Biondi Santi, famosa griffe di Montalcino, Tenuta di Argiano, prestigiosa firma del Brunello, Castello Banfi, la più grande realtà di Montalcino, Poderi Boscarelli, la tenuta di Montepulciano del Marchese De Ferrari, azienda Pian delle Vigne, proprietà a Montalcino del marchese Piero Antinori, Avignonesi, esclusiva cantina del Nobile, Tenuta di Trinoro, griffe molto amata in Francia, Tenuta di Castelgiocondo, proprietà dei Frescobaldi a Montalcino, Castello d’Albola, affascinante tenuta di Gianni Zonin nel Chianti Classico: è questo il “dream team” del vino di Siena, che ha portato al successo, in terra di Francia, l’evento-immagine di PromoSiena (agenzia di promozione economica della Camera di Commercio), sponsorizzato dal Monte dei Paschi di Siena, al quale hanno partecipato i più importanti buyers, operatori, giornalisti, negociants di Francia, Inghilterra e del mondo.

L’obiettivo di PromoSiena di “puntare all’eccellenza dei grandi vini senesi per promuovere in Francia l’enologia di Siena e d’Italia” è stato pienamente centrato: a Chateau Angelus, “premier grand cru” di Saint Emilion, una delle denominazioni-cult del Bordolese e più famosa al mondo, il vino senese è entrato nell’empireo enologico dalla porta principale, non più nelle asettiche sale di luoghi pubblici o di grandi hotel, ma addirittura nell’intimità delle sacre stanze del castello di uno dei più famosi ed importanti produttori di Francia.

L’appuntamento è stato di valore indiscusso per le etichette che sono sfilate, dimostrando l’altissima qualità dei più prestigiosi territori di Toscana: Chianti Classico Castello di Fonterutoli 1999 Castello di Fonterutoli, del “Solengo” 2000 Tenuta di Argiano, dell’”Acciaiolo” 1999 Castello d’Albola, del Brunello di Montalcino Riserva “Poggio all’Oro” 1990 Castello Banfi, dello “Schidione” ’98 Biondi Santi, del Brunello di Montalcino Pian delle Vigne 1998 Marchesi Antinori, del Nobile di Montepulciano “Vigna del Nocio” 1995 Poderi Boscarelli, del Vino Nobile di Montepulciano “Grandi Annate” 1999 Avignonesi, del Tenuta di Trinoro 2001 Tenuta di Trinoro, del Brunello di Montalcino Castelgiocondo 1998 Tenuta di Castelgiocondo. Tutti nomi che hanno molto contribuito a fare della Toscana una super-regione, addirittura una sorta di nazione a parte, anche per come la percepiscono i viaggiatori stranieri secondo un recente sondaggio operato nella stagione della rinascita del turismo.

La degustazione è stata condotta da Enzo Vizzari, direttore de “Le Guide de L’Espresso” e componente del Grand Jury Européen du Vin, l’organismo privato e senza scopo di lucro costituito da venti fra i più esperti “palati” di sette Paesi d’Europa, da Thierry Desseauve, direttore editoriale de “La Revue du Vin de France”, la più importante rivista del vino francese, e coautore, con Michel Bettane, della più autorevole guida d’Oltralpe “Le Classement des Meilleurs Vins de France”, che ha commentato come “la squadra dei vini di Siena ha espresso il carattere e la personalità di un grande territorio e che questo lo si è percepito perfettamente” e da Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona, selezionatore in questo caso per PromoSiena dell’eccellenza enologica del territorio di Siena, esperto di vino, wine-writer e da sempre in amicizia con tanti “guru” ed opinion leader del mondo: da Hugh Johnson, master of wine e autore della più prestigiosa guida del vino del mondo, a Michael Broadbent, per più di trent’anni direttore del Christie’s Wine Department, anch’egli Master of Wine.

Non solo, a Bordeaux, la più grande kermesse del settore vitivinicolo, che ogni due anni propone nella città francese il panorama internazionale del settore, i vertici di Promosiena (il presidente Vittorio Galgani, il direttore Fabio Carlesi ed il consulente Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona) ed una piccola selezionata delegazione senese (dal direttore generale della Castello Banfi Enrico Viglierchio al direttore del Consorzio del Brunello Stefano Campatelli) sono stati anche ospiti di uno dei più affascinanti eventi di Bordeaux, ovvero una degustazione dei “migliori” di Francia, realizzata da famoso negociants di Francia, Dominique Renard: Chateaux Ausone, Cheval Blanc, Haut Brion, La Mission Haut Brion, Lafite Rothschild, Latour, Margaux, Mouton Rothschild, Petrus. Un segno che dimostra il feeling che si sta creando tra alcuni protagonisti del vino di Siena e di Bordeaux, oggi frutto di amicizie personali ma che presto potrebbero portare a contatti e rapporti più frequenti tra i due importanti territori.

Le grandi bottiglie di qualità di Siena e d’Italia sono ormai riconosciute, premiate, richieste e la percezione dei nostri vini all’estero è tanto cresciuta da farci balzare in testa alla classifica degli esportatori. Due esempi che ci toccato da vicino ? Una delle griffes più famose di Brunello, Castello Banfi, nel periodo gennaio-giugno 2003, ha incrementato la sua presenza negli Usa di oltre 35% e, nel 2002, l’export di vino della provincia di Siena ha registrato un +6,7% (a fronte di un -3% nel valore complessivo delle esportazioni). Un dato che conferma ancora una volta la crescente importanza dell’enologia per l’economia del territorio di Siena.

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