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CAMBIO AL VERTICE

Il Lugana, su cui hanno puntato le griffe del Veneto, ha un nuovo presidente: Ettore Nicoletto

L’amministratore delegato Gruppo Santa Margherita alla guida del Consorzio, obiettivo la definitiva internazionalizzazione
ETTORE NICOLETTO, LUGANA, Italia
Ettore Nicoletto, presidente del Consorzio del Lugana

Il Lugana, la denominazione bianchista che si affaccia sul Lago di Garda, e che sull’onda degli investimenti delle principali griffe del vino del Veneto, da realtà storiche dell’Amarone e della Valpolicella come Allegrini, che tra ettari vitati e da vitare è arrivato a quota 50, e Tommasi, con 60 ettari, di cui 45 vitati e 30 già in produzione, ad un big del vino italiano nel mondo, come il Gruppo Santa Margherita, che nel 2017 ha acquisito la maggioranza di una della cantine leader del territorio della Lugana, Cà Maiol, azienda con 140 ettari vitati, ed una produzione intorno a 1,5 milioni di bottiglie, senza dimenticare chi, per primo, ha puntato sulla Turbiana in tempi non sospetti, sin dagli anni Sessanta, come Zenato, ha chiuso il 2018 registrando un trend di crescita del +8,6% sul 2017, per un totale di bottiglie prodotte pari a 17,58 milioni ed un fatturato che strizza l’occhio all’estero, con un 70% di export, trainato da Nord Europa (in testa la Germania) e Usa, senza dimenticare le valutazioni dei terreni vitati, a 250.000 euro ad ettaro, che ne fanno il territorio bianchista che più si è rivalutato negli ultimi decenni. E adesso, per il Consorzio del Lugana, si apre una nuova fase, con la presidenza affidata ad uno dei manager più brillanti del vino italiano, Ettore Nicoletto, amministratore delegato del Gruppo Santa Margherita.
“Il Lugana è un vino bianco emergente, che ha saputo riscuotere un grande successo in Italia ed in Europa, e che ora è atteso dalla sfida ancora più impegnativa della sua definitiva internazionalizzazione, attraverso lo sbarco in nuovi mercati nel mondo. Dalla sua - commenta Nicoletto - ha la forza di un territorio eccezionale per la vitivinicoltura, la gronda meridionale del Lago di Garda, una delle più belle mete per i wine lover, ha il retaggio e lo spirito imprenditoriale dei suoi produttori, ha il fascino di un vitigno autoctono e, soprattutto, ha la grande eleganza e ricchezza che caratterizzano questo vino rendendolo un abbinamento perfetto a moltissime cucine regionali ed internazionali. Metterò a disposizione la mia esperienza, maturata in decenni di lavoro nel mondo, per portare il Lugana là dove merita, attraverso una crescita equilibrata, rispettosa del territorio, improntata alla sostenibilità. Il Lugana, per le qualità organolettiche che lo caratterizzano, si presenta come la scelta perfetta del consumatore di oggi, giovane e attento, che cerca un prodotto fresco, fragrante, approcciabile, moderno. Il suo stile piacevole e contemporaneo lo rende, potenzialmente, uno dei grandi vini bianchi del futuro. I nostri obiettivi - conclude il neo presidente del Lugana - sono molto chiari ed in linea con la strategia del precedente mandato, iniziando da un ulteriore sviluppo del valore economico della Denominazione, favorendo un’equilibrata ripartizione dello stesso attraverso tutti i comparti della filiera vitivinicola, e impegnandoci a consolidare il trend positivo registrato negli ultimi anni, con un rafforzamento dell’attività di comunicazione e promozione a livello internazionale”.

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