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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANNI ALEMANNO IN ESCLUSIVA A WINENEWS.IT DETTA LA RICETTA PER LA PROMOZIONE DEL VINO IN ITALIA E ALL’ESTERO

Italia
Il Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno

In Italia proliferano eventi, fiere e “fierine” di settore, dalle sterili velleità autocelebrative e, di solito, con impatto internazionale vicino allo zero, mentre, per esempio, Francia e Australia concentrano grossi e miratissimi investimenti su una promozione per i loro vini “targettizzata”, rivolta cioè soltanto ad alcuni mercati di interesse strategico, Stati Uniti in testa.

www.winenews.it. ha ascoltato su questo delicato argomento il parere del Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno, attraverso questa domanda: “in Italia c’è un amento esponenziale di fiere, eventi e organismi di promozione del vino, ma - tranne poche eccezioni - la risonanza di tali iniziative è tutta all’interno dell’ambito nazionale, con poco o quasi impatto fuori dai nostri confini. Cosa pensa di fare per risolvere questo problema?

“Dal punto di vista delle fiere abbiamo puntato, da sempre, sul Vinitaly di Verona - spiega Gianni Alemanno - che è la grande vetrina del vino italiano. Una realtà importante, fortemente accreditata e per questo il Ministero delle Politiche Agricole ha scelto di promuovere quest’unica fiera del vino, evitando duplicazioni e sovrapposizioni, perché per ogni prodotto bisogna scegliere un’iniziativa top, capace di avere rilevanza internazionale. Gli enti fieristici hanno, ovviamente, tutti legittimità, ma l’importante è che le varie fiere siano specializzate, che non si facciano concorrenza offrendo gli stessi contenuti, perché altrimenti il produttore si trova smarrito fra tanti eventi e, invece di fare massa critica, non riesce più a leggere chiaramente la situazione”.

”Un’altra cosa - spiega ancora il Ministro - su cui puntiamo decisamente è “Enoteche d’Italia”, la rete delle enoteche regionali, che deve sostanzialmente dare una promozione unica al settore del vino. Il coordinamento è rappresentato da “BuonItalia” (e non dall’”Enoteca d’Italia”, ndr) che funge da punto di riferimento per una promozione unitaria, sia a livello regionale che nazionale, e decide su quali eventi puntare”.

“Sull’estero - continua Alemanno - abbiamo selezionato 7/8 eventi fieristici in cui siamo presenti, evitando di partecipare a tutte le fiere internazionali per non provocare una inutile dispersione. Stiamo invitando anche le Regioni a venire insieme a noi, per evitare che vadano per conto proprio, senza un coordinamento nazionale, e si disperdano inutilmente energie. Vogliamo fare in modo - conclude Alemanno - che ci sia, contemporaneamente, sia la promozione dei territori sia la promozione del “made in Italy”, due facce inscindibili di una stessa medaglia”.

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