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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA SULL’OCM VINO: “NON AVREI MAI FIRMATO LA RIFORMA DELLA OCM VINO, CHE HO EREDITATO E CHE TROVO DISASTROSA”

“Non avrei mai firmato la riforma Ocm, che ho ereditato e che trovo disastrosa”. Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia oggi a Vinitaly.

“Continueremo - ha spiegato il Ministro - a lavorare su alcuni temi per salvare il salvabile e mettere i puntini sulle ‘i’, a partire dalle nuove pratiche come la de alcolizzazione, lo zuccheraggio e la tutela delle denominazioni Così com’è, la Ocm vino agevola Paesi dove l’agricoltura non è di casa. Insieme a Francia e Spagna - ha continuato Zaia - difenderemo le denominazioni e le identità produttive che hanno da sempre contraddistinto ed elevato le produzioni vinicole a veri concentrati di storia e cultura”.

In particolare, gli elementi caratterizzanti la modifica dell’Ocm riguardano: l’assegnazione di dotazioni finanziarie nazionali a ciascun Paese membro, che sceglie, nell’ambito di un pacchetto di misure, quelle più rispondenti alle specificità nazionali; la ristrutturazione/riconversione dei vigneti; le misure di sviluppo rurale cui è riservata una parte dei fondi destinati tradizionalmente all’Ocm vino; il mantenimento del regime di divieto d’impianto di nuovi vigneti fino alla data del 31 dicembre 2015; l’eliminazione progressiva degli aiuti alla distillazione; l’introduzione del pagamento unico per azienda: permette agli Stati Membri di inserire nel loro programma di sostegno, il regime di pagamento unico, di cui al Reg. (Ce) n. 1782/2003; l’estirpazione è consentita, su base volontaria, per un periodo di tre anni nel limite massimo Ue di 175.000 ettari e con premi decrescenti; la competenza per le pratiche enologiche è trasferita alla Commissione Ue; la politica di qualità perseguita a livello comunitario ha il suo fondamento nel rafforzamento del sistema delle Dop e delle Igp; la pratica di arricchimento con saccarosio, benché ridimensionata, continuerà a essere autorizzata in quegli Stati Membri che tradizionalmente ne hanno fatto uso, ma è prevista una riduzione dei livelli massimi di arricchimento con zucchero o mosto. In condizioni climatiche eccezionali, gli Stati membri possono chiedere alla Commissione un aumento di tali livelli; l’aiuto per l'utilizzazione dei mosti continua ad essere erogato per altri quattro anni.

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