Francesca Poggio ha iniziato la propria attività vitivinicola nel 2004 a partire dall'azienda fondata e gestita da sua mamma, Franca Odone, fin dal 1976. A Il Poggio di Gavi però non si fa soltanto vino. Nella struttura c’è infatti anche un piccolo e raffinato resort e bed & breakfast. Attualmente Il Poggio può contare su 3 ettari di vigneti di proprietà, a cui si affiancano altre piccole porzioni vitate in affitto, posti nella zona di Rovereto a quote di poco superiori ai 300 metri s.l.m., su suoli marnosi, con presenza di scheletro e prevalentemente argillosi, le cosiddette “terre rosse”, localizzati nell’areale più settentrionale della Denominazione del Gavi. La produzione complessiva aziendale si attesta intorno alle 40.000 bottiglie in grandissima parte di Gavi Docg - anche Metodo Classico come nel caso del nostro assaggio - affiancata da una piccola produzione di vini rossi sia da uve Dolcetto sia da vitigni internazionali. Per molti anni, ad aiutare Francesca Poggio nelle scelte enologiche, c’è stato Gaspare Buscemi, che di recente ha passato il testimone a Marco Galbignani. Insieme hanno lavorato al Pas Dosè Francesca Poggio 2014, sui lieviti per 60 mesi, che profuma di fiori di ginestra e tiglio, erbe aromatiche, cedro, pompelmo, e tocchi di crosta di pane. In bocca, il sorso è cremoso e dinamico, dallo sviluppo sapido e fragrante e dal finale lungo su note agrumate e fine effervescenza.
(are)
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