02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

IL PREMIO “BELLAVISTA” A BRUNO VESPA PER LA SUA “INTENSA E RAFFINATA ATTIVITÀ DI GIORNALISTA”, CON UNA PARTICOLARE MENZIONE ALL’“ECLETTICO IMPEGNO CHE LO HA PORTATO A RITAGLIARSI UN ANGOLO DA GRAND GOURMET”

A Bruno Vespa - quale riconoscimento per la sua “intensa e raffinata attività di giornalista televisivo e della carta stampata”, con una particolare menzione all’“eclettico impegno che lo ha portato a ritagliarsi un angolo da Grand Gourmet; esperto di vino, Bruno Vespa beve bene e ne scrive bene” - il “Bellavista”, il premio della prestigiosa azienda di Erbusco, una delle “capitali” delle bollicine d’Italia.

Fondato nel 1984 da Gianni Brera, e oggi presieduto da Lorenzo Del Boca, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, il premio prosegue dunque anche quest’anno la sua attività in coerenza con gli obiettivi che ne hanno ispirato la nascita: riconoscere il contributo di quanti si impegnano nella diffusione culturale dei valori posti a fondamento di una realtà territoriale esemplare e unica. In giuria, quest’anno, il ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno, Paolo Brera, Domenico Falco, Paolo Graldi, Fiorenza Mursia, Ennio Presutti, Pietro Rosati, Carlo Rossella, Marcello Sorgi e Vittorio Moretti, presidente di Bellavista.

Un traguardo, quello dei vent’anni, che certo non ha rallentato la sua crescita: il premio Franciacorta Bellavista prosegue fedele agli obiettivi per il quale è stato istituito. Nel nome, esso evoca una delle aree di maggiore vocazione vitivinicola dell’Italia e, insieme ad essa, il nome dell’azienda che, in questo territorio, ha creduto esprimendo i fondamenti della sua idea enologica. Da tali premesse trae origine la finalità del concorso: individuare, approfondire, diffondere e divulgare i valori che rendono unicamente irripetibile un territorio. Il premio intende così riconoscere il contributo di quanti dedicano impegno, energie e professionalità alla diffusione culturale dei valori che connotano il territorio. Nelle parole di Gianni Brera, il premio vuole rappresentare un attestato di stima per quanti hanno saputo raccontare con originalità e stupore “il piacere di vivere secondo uno stile unico”.

Ma il premio è stata anche l’occasione per “giocare” sul vino, grazie al talk show “A proposito, il vino è di destra o di sinistra?”, condotto dal direttore di “Panorama” Carlo Rossella. Il risultato? La confusione dei ruoli è grande: però, le “bollicine” (lo Champagne o il Franciacorta), sono date in dote alla destra ed il Prosecco, facile e conviviale, alla sinistra. Ma “di sinistra” è senza dubbio la riscoperta dei vitigni autoctoni; di contro, nei salotti “della destra”, sono ospiti consolidati etichette come Barolo, Brunello di Montalcino e Sassicaia. Ma la conclusione è stata, però, un’altra: il vino è al centro, nel senso di essere nel cuore della nostra cultura golosa.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli