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IL QUOTIDIANO FRANCESE LE MONDE METTE IN PRIMA PAGINA IL BRUNELLO CHE CRESCE CON LA MUSICA

"Un vino al gusto di Bach, con note di Vivaldi e una scorza di Gluck". Con questo titolo il quotidiano francese Le Monde riporta oggi in prima pagina lo studio condotto da alcuni ricercatori dell'università di Firenze sugli effetti della musica sulle piante e in particolare sulle viti. "La musica di Mozart, di Bach o di Tchaikovski ha mai influenzato la qualità del vino?" si chiede Le Monde, registrando che in Italia alcuni studiosi hanno risposto dopo aver analizzato i prati coltivati da un viticoltore toscano, Giancarlo Cignozzi, produttore di Brunello di Montalcino, che da quattro anni cura le sue piante con la musica. Il viticoltore ha dichiarato che "quando il vigneto dorme" - ricorda Le Monde - egli utilizza musica sacra di Gluck e Mozart, poi con l'avanzare dei mesi alterna musica barocca a concerti per piano, che sembrano risvegliare il vigneto dal sonno autunnale. Per il professor Mancuso, specialista di neurobiologia vegetale che ha cominciato a condurre degli studi sulla musicaterapia applicata al vino, non si può dare un giudizio definitivo sull'argomento. Resta comunque il problema dell'inquinamento acustico - sottolinea il quotidiano francese - che non sembra trovare soluzione, e proprio per questo sembra che i vicini del viticoltore abbiano già protestato a più riprese.

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