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IL SOTTOSEGRETARIO ALLE POLITICHE AGRICOLE TERESIO DELFINO: SI' A DISTILLAZIONE CRISI PER 6 MILIONI ETTOLITRI. IL PROVVEDIMENTO E' INDISPENSABILE PER 5 REGIONI ITALIANE ... IL CASO SICILIA

Italia
Teresio Delfino con Gianni Zonin

Conferma della richiesta alla Commissione Europea di attivare la distillazione di crisi in Italia per sei milioni di ettolitri, analogamente a quanto previsto per altri Paesi comunitari: è questo l'impegno più importante del governo per il settore distillati, confermato dal sottosegretario all'Agricoltura, Teresio Delfino.

"Questa iniziativa - ha affermato Delfino - riguarda direttamente cinque regioni (Puglia, Sicilia, Abruzzo, Emilia Romagna e Veneto), ma non si esclude il coinvolgimento di altre) ed è indispensabile per evitare un ulteriore appesantimento del prezzo delle uve, per la prossima vendemmia".

"Solo l'adozione di tale misura - ha continuato il sottosegretario - consentirà alle cantine di poter ricevere il prodotto della prossima vendemmia, considerato che in alcune zone ed alcuni produttori, è giacente il 50% della produzione di quest'annata. Obiettivo finale è spuntare, a seguito di una trattativa da condurre in sede comunitaria nelle prossime settimane, un prezzo minimo di cessione non inferiore a 2,10 euro per grado ettolitro, che trova la sua giustificazione nel deprezzamento delle quotazioni anche nelle Regioni del Nord (Veneto), dove i prezzi sono tornati sui livelli della campagna 1993/94


Il caso Sicilia - Oggi i viticoltori hanno bloccato l'A29

I vitivinicoltori delle province di Agrigento e Trapani, Caltanissetta e Palermo, diretti a Partinico per manifestare a favore della riapertura della distilleria Bertolino, hanno bloccato l'autostrada 29 Palermo-Trapani, nelle due direzioni, all'altezza dello svincolo per Alcamo.

I manifestanti protestano contro la crisi del comparto vitivinicolo che deriverebbe dalla mancata distillazione del prodotto a causa della chiusura della distilleria. Ieri l'amministrazione comunale di Partinico aveva confermato che l'autorizzazione allo scarico della Bertolino, al centro di annose polemiche per i rischi di inquinamento, rimane sospesa. All'azienda è stato intimato di presentare una documentazione entro domenica: il Comune vuole conoscere i processi di depurazione messi in atto in maniera da avere garanzie che la distillazione non provochi danni all'ambiente.


La protesta - Contro la crisi il comune di Alcamo approva odg

Il consiglio comunale di Alcamo ha approvato all'unanimità un ordine del giorno sulla crisi vitivinicola "che si è aggravata a causa della chiusura della distilleria di Partinico, con danni economici incalcolabili". Il Consiglio chiede, tra l'altro, l'integrazione della delibera della giunta regionale del dicembre 2004 inserendo in maniera chiara l'uva da vino; l'assegnazione agli ispettorati agrari dei fondi e dei mezzi necessari per erogare gli indennizzi agli agricoltori per le calamità naturali e atmosferiche pregresse, per tutte le pratiche presentate secondo l'ordine di protocollo; l'abolizione dell'uso di saccarosio e sostituzione con l'utilizzazione oltre che del Mc e del Mcr anche del Mcr sotto forma cristallina; la defiscalizzazione e liberalizzazione del mercato dell'alcool di origine vinica per uso alimentare; il controllo di ingresso di prodotti agricoli provenienti da paesi extracomunitari; la riduzione del prezzo del gasolio agricolo con la riduzione delle accise; l'eliminazione dell'obbligo di reimpianto entro cinque anni dopo l'estirpazione del vigneto, consentendo libertà di programmazione senza scadenze temporali.

Il Consiglio comunale auspica, inoltre, che il presidente della Regione "istituisca un tavolo permanente per la promozione strategica di lungo termine vitivinicolo e dei prodotti agricoli e per discutere della programmazione a tutela della cooperazione; e che il governo regionale individui dei siti idonei per la costruzione di una o più distillerie, la cui presenza è indispensabile per il completamento della filiera vitivinicola".

Un invito, infine, è rivolto al governo della Regione affinché "si attivi in sede comunitaria per l'approvazione della distillazione di crisi richiesta dal governo nazionale".


La richiesta - Fedagri-Confcooperative: distillazione di crisi almeno per 4 milioni di ettolitri

"E' assolutamente indispensabile che l'Unione Europea conceda anche all'Italia il provvedimento della distillazione di crisi per almeno 4 milioni di ettolitri di vino da tavola, come già da tempo fatto per la Francia e per la Spagna": lo afferma Luigi Pasetto, presidente del settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative.

"Fortunatamente, il vino italiano - ha rilevato Pasetto - continua ad essere preferito in alcuni mercati, ad esempio nel Regno Unito dove ormai si è collocato come prodotto leader e dove è diventato catalizzatore delle nuove tendenze della domanda britannica ma bisogna essere competitivi su tutti i mercati per resistere alle iniziative dei Paesi competitors che stanno mettendo in difficoltà le nostre esportazioni".

Pasetto ha sottolineato l'importanza di "proseguire la politica di aggregazione tra cantine cooperative per fronteggiare la frammentarietà che contraddistingue la struttura delle aziende vitivinicole nazionali".

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