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IL TRENTINO TOMMASO IORI, CON IL RACCONTO “LO STRANO EFFETTO CHE IL VINO HA SUGLI INCREDULI”, E IL CALABRESE, MA RESIDENTE IN GERMANIA, VINCENZO GALLICO, CON IL RACCONTO “SOTTOTERRA”, VINCONO “BERE IL TERRITORIO”, CONCORSO LETTERARIO DI “GO WINE”

Sono il trentino Tommaso Iori, con il racconto “Lo strano effetto che il vino ha sugli increduli”, e Vincenzo Gallico, calabrese ma residente in Germania, con il racconto “Sottoterra”, sono i vincitori di “Bere il Territorio”, concorso letterario nazionale (edizione n. 3), promosso da Go Wine, che invita i giovani italiani a raccontare il loro rapporto con il vino.

La premiazione - la giuria era composta, tra gli altri, da Magda Antonioli Corigliano dell’Università Bocconi di Milano, da Gianluigi Beccaria, presidente dell’Associazione Storici della Lingua Italiana, da Gigi Brozzoni, direttore Seminario Veronelli, dal giornalista de “La Stampa” Vanni Cornero, dal giornalista de “Il Giornale” Paolo Marchi, da Luigi Moio, docente di Enologia dell’Università degli Studi di Foggia, dallo scrittore Nico Orengo - il 2 aprile ad Alba, alla quale parteciperà anche lo scrittore Niccolò Ammaniti, a cui sarà assegnato il riconoscimento de “Il Maestro” di “Bere il Territorio”.

Autore di “Branchie”, “Fango”, “Ti prendo e ti porto via” e del celeberrimo “Io non ho paura” (edito nel 2001 e ancora ai primi posti delle classifiche di vendita in Italia; nel 2003, Gabriele Salvatores ne ha diretto la trasposizione cinematografica, scritta dallo stesso Ammaniti e da Francesca Marciano; il film ha vinto tre Nastri d’argento e un David di Donatello), Ammaniti incontrerà il pubblico e si intratterrà con i giovani vincitori.

Il premio “Bere il territorio”, voluto in primo luogo dal presidente di “Go Wine” Massimo Corrado, premia anche, nella sezione speciale dedicata agli studenti degli istituti alberghieri, il racconto “Il sogno più reale è la realtà”, scritto a quattro mani da due alunne dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Giuseppina Colombatto” di Torino, Antonella Magosso ed Evelina Ferrero, e, nella sezione speciale riservata agli studenti degli istituti agrari, un’altra giovane autrice Martina Sassella dell’Istituto Superiore Statale “Baldessano Roccati” di Carmagnola, con il racconto “Memoria di un paesaggio di vino”.

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