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IL VERDICCHIO AL MIELE... L’IDEA E’ DEGLI ENOLOGI DELLE CANTINE BELISARIO, DELLA COOPERATIVA APICOLTORI MONTANI E DEGLI SPECIALISTI DEL GUSTO DEL CENTRO ANALISI SENSORIALE DI MATELICA

Le Marche lanciano il vino al miele: Melitites, codificato da Plinio il Vecchio, 2.000 anni fa, nella sua “Naturalis historia”, viene ora proposto da un team marchigiano di enologi, ricercatori ed apicoltori. È il vino al miele (presentato il 2 ottobre), in anteprima nazionale, a Lazise del Garda, per “I giorni del miele”.
L'uso dell’antica Roma di aggiungere nel succo d’uva un cucchiaino di miele è stato ripreso, nella fase di vinificazione, dagli enologi delle cantine Belisario, dalla Cooperativa Apicoltori Montani e dagli specialisti del gusto del Centro Analisi Sensoriale di Matelica. Il risultato è “Melitites”: un vino dolce da dessert, originato dai grandi Verdicchi del territorio marchigiano e dai mieli di Matelica. Il vino al miele ha 14 gradi che gli consentono di affrontare anche impegnativi invecchiamenti in bottiglia.
Secondo gli esperti del Centro Analisi Sensoriale di Matelica “è stato messo a punto un nuovo modo di pensare e fare il vino, nel ricordo e nella ricerca del sano edonismo legato ai sapori agroalimentari del territorio”. “Si è unita, infatti, continuano i promotori la magia della fermentazione alcolica del mosto alla potenza dolcificante del miele, ricercando nel mosto di Verdicchio di Matelica e in uno specifico miele di alta collina, la carica destinata a distinguere il nuovo vino che si caratterizza per le armonie aromatiche mediterranee e la ricchezza di aromi primari e secondari”.

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