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IN EDICOLA “IL GOLOSARIO” 2004” DI PAOLO MASSOBRIO. TRA VINI E PRODOTTI TIPICI … ECCO LA GUIDA ALLE MILLE E PIU’ COSE BUONE D’ITALIA

Italia
Il Golosario 2003 di Paolo Massobrio

E’ stata la prima volta di una guida di enogastronomia a Montecitorio: l’impresa è riuscita al giornalista Paolo Massobrio ed al suo “Golosario”, la guida alle mille e più cose buone d'Italia. “La scelta di Montecitorio - spiega il giornalista e fondatore del Club Papillon, movimento di consumatori radicato in tutta Italia - è dovuta al fatto che sta per essere approvata la legge sui piccoli Comuni, una sacrosanta legge che riconosce l’operosità tutta italiana per la salvaguardia del gusto alimentare e della qualità … anche della vita”.

“La legge sui piccoli Comuni, fra l'altro - ha sottolineato Ermete Realacci, deputato della Margherita, presidente di “Legambiente” e relatore della legge - permette di identificarsi con un prodotto tipico che caratterizza il territorio”. E di prodotti tipici, nelle sue 800 pagine, “Il Golosario” ne recensisce 487 più 203 olii d’eccellenza, 1.670 cantine, 1.790 negozi e boutique del gusto, oltre a 21 ricette realizzate con i prodotti da salvare di ogni regione d’Italia. La parte del leone la fanno il Piemonte e la Lombardia (nella prima regione, ecco ben 50 prodotti di alta qualità, categoria nella quale si distinguono i formaggi seguiti a ruota da farine e cereali, salumi distillati e sfiziosità; sono sempre i formaggi a guidare le categorie gastronomiche anche in Lombardia, che annovera anche un cospicuo numero di produttori di salumi e di farine artigianali). Nel resto d’Italia, dopo il prestigioso ruolo occupato dalla Sicilia che mette in evidenza soprattutto la produzione dolciaria, oltre naturalmente a quella ittica, si consolida la posizione delle regioni centrali del nostro Paese: le Marche, con i suoi validi artigiani dei salumi, formaggi e farine, il Lazio, che vede l’eccellenza dei formaggi, dei salumi e dei dolci, la Toscana e l’Emilia Romagna con formaggi, salumi e aceti.

“La vivacità delle produzioni agricole e dell'artigianato alimentare, che hanno scacciato, per ora, i tentativi subdoli di appiattimento, non è più - ha affermato Marco Gatti, vicepresidente dei Club di Papillon - un fattore di nicchia. Dei 700 artigiani alimentari recensiti su “Il Golosario”, il 65% sono giovani sotto i 40 anni, così i gestori di negozi e boutique del gusto e persino i titolari di cantine”.

“Questa vivacità va dunque incontrata e sostenuta - ha detto l'onorevole Maurizio Lupi, altro propugnatore della legge sui piccoli Comuni e fondatore del gruppo interparlamentare sulla sussidiarietà - perché rappresenta il nerbo della qualità italiana ed anche di una certa economia diffusa”. Anche per questo sono nati “I Salotti di Papillon”, ovvero appuntamenti con il pubblico dove questi mondi si incontreranno: i primi avranno luogo in Piemonte nel 2003 (ad Alessandria il 22 e 23 novembre, a Cuneo il 26 e 27 novembre, a Torino il 1 dicembre, a Novara ed a Belgirate il 3 e 4 dicembre) e nel 2004 in Calabria, nelle Marche, in Campania, in Sicilia, nel Lazio e in Lombardia nella fiera di Milano di “Expo dei Sapori”.

A sottolineare l’importanza di questo movimento attorno al gusto a Paolo Massobrio sono arrivate attestazioni del Ministro per le Politiche Agricole Alemanno, del Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni e dei presidenti delle Regioni Campania, Piemonte, Lazio, Calabria, Sicilia.

Simone Brogioni

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