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IN LIBRERIA A NOVEMBRE LA GUIDA DE AGOSTINI “IL BUON VINO 1100 ETICHETTE PER BERE BENE SPENDENDO POCO”. IL GIORNALISTA CARLO CAMBI SCEGLIE I TOP WINE DAL PREZZO ONESTO

Italia
Il giornalista Carlo Cambi

Un’altra guida, ma ce n’era proprio bisogno? Forse sì, se Carlo Cambi, fondatore e per otto anni direttore de "I Viaggi di Repubblica" ha deciso, lasciato il settimanale per dedicarsi all’insegnamento, di passare dalla parte dei guidaroli. Winenews è in grado di anticipare che al vertice della classifica dei migliori vini si trovano l’Umbria per i rossi, le Marche per i bianchi, la Toscana per i rosati, il Piemonte per gli spumanti e la Sicilia per i passiti.
“Piano - esordisce l’autore - non ho inteso fare una guida del vino, ma una guida al vino. La differenza c’è. La mia non è una pagella, né una sorta di Corte di Cassazione delle bottiglie: è soltanto un aiuto a chi entrando al supermercato o in enoteca vuole bere bene spendendo una cifra onesta. Non ho dato punteggi, né voti. Una classifica c’è: sono le 70 bottiglie che ho scelto per fare una sorta di carta dei vini domestici. Le ho scelte queste 70 etichette - 20 rossi, 20 bianchi, 10 spumanti, passiti e rosati - dandomi un criterio rigoroso: devono costare meno di dieci euro ed essere prodotte in almeno 40 mila esemplari. Solo per i passiti ho alzato un po’ il range del prezzo e abbassato di molto le quantità prodotte”.
Ma come si chiama questo nuovo prodotto editoriale? Semplicemente “Il Buon Vino” e uscirà per De Agostini a fine novembre. L’idea del libro - spiega l’autore - è quella di aiutare il nuovo consumo del vino. Non più bottiglie dai prezzi iperbolici, vini superconcentarti e legnosi, ma bottiglie ottime da bere senza preoccuparsi né del portafoglio, né di un eccesso di snobbismo degustativo.
“Doveva chiamarsi Vini Onesti - spiega Carlo Cambi - perché l’idea era quella di raccontare soltanto quelle cantine che da anni hanno dimostrato producendo grandi vini di avere una qualità consolidata e di recensire dai loro cataloghi le bottiglie di minor prezzo affermando il principio che se un’azienda è in grado di fare un grande vino anche nelle produzioni di base può offrire un surplus di garanzia qualitativa. L’editore ha scelto un titolo meno dirompente, ma la sostanza del libro non è per nulla cambiata. Anzi, mi auguro di riuscire a contaminare positivamente anche gli altri autori di guide. Vorrei che facessimo un lavoro a vantaggio del consumatore e dei produttori pubblicando gli ettari di vigna, le bottiglie prodotte, dichiarando se quella cantina acquista uve o vini, insomma riportando un po’ di trasparenza nel mondo del vino. Credo infatti che ci sia bisogno di dare una svolta: prezzi più contenuti, rapporto fiduciario diretto con il cliente, racconto onesto del vino. Altrimenti vedremo i consumi sempre più contrarsi. E credo che sia ingiusto preoccuparsi di comunicare soltanto con il consumatore che si può permettere le etichette di fascia alta. Anche chi non può spendere ha diritto di avere un’informazione corretta che lo aiuti a scegliere. Questa guida l’ho fatta in spirito di servizio. Ed anche per questo che, diversamente dalle molte altre guide, do ampio spazio all’abbinamento cibo-vino perché vorrei che il mio lettore potesse scoprire o riscoprire il piacere del vino ogni giorno tutti i giorni “.
Ma la tentazione di fare delle scelte comunque c’è stata. “Sì, lo ammetto, ero tentato di dare i punteggi: ma ho preferito non farlo. Sono solo buoni consigli. Sarà il lettore a giudicare se ciò che gli ho suggerito funziona. Insomma tra fare il critico e fare il cronista, ho preferito continuare a fare il cronista”.

Ecco, dunque, un’anticipazione delle scelte del giornalista Carlo Cambi
Vini rossi
1 - Montefalco rosso di Arnaldo Caprai (Umbria)
2 - Campo Ceni di Barone Ricasoli (Toscana)
3 - Cannonau di Sardegna Costera di Argiolas (Sardegna)
4 - Bendicò di Mandrarossa (Sicilia)
5 - Lucilla Castello della Farnetella Fattoria di Felsina (Toscana)
Vini bianchi
1 - Verdicchio di Matelica Vigneti del Cerro di Cantina Belisario (Marche)
2 - Villa Solais Vermentino di Sardegna di Cantina di Santadi (Sardegna)
3 - Verdicchio dei Castelli di Jesi Casal di Serra di Umani Ronchi (Marche)
4 - Pinot Bianco Alto Adige Schulthauser di Cantina di San Michele Appiano (Alto Adige)
5 - Terlaner Sauvignon Winkl di Cantina di Terlano (Alto Adige).
Rosati
1 - Rosato di Castello di Ama (Toscana)
2 - Rose di Regaleali di Tasca d’Almerita (Sicilia)
3 - Scalabrone Bolgheri Rosato di Tenuta Guado al Tasso (Toscana)
4 - Cirò Rosato di Enotria (Calabria)
5 - Five Roses di Leone de Castris (Puglia)
Dolci e passiti
1 - Marsala Vergine Oro Terre Arse di Cantine Florio (Sicilia)
2 - Passito Liquoroso di Pantelleria Duca di Castelmonte di Cantine Carlo Pellegrino (Sicilia)
3 - Vin Santo del Chianti di Falchini (Toscana)
4 - Stillato di Cantine Principe Pallavicini (Lazio)
5 - Moscato d’Asti Aureum di Boroli (Piemonte)
Spumanti
1 - Contessa Rosa Brut Metodo Classico di Fontanafredda (Piemonte)
2 - Firmato Trento Brut Metodo Classico di Cavit (Trentino)
3 - Cuvèe Chardonnay di Cesarini Sforza (Trentino)
4 - Murgo Classico di Cantine Scammacca del Murgo (Sicilia)
5 - Valdobbiadene Brut di Bisol (Veneto).

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