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ISTAT: PRODUZIONE A 48,1 MILIONI DI ETTOLITRI NEL 2005 (-5,5%). IL RACCOLTO DELLE UVE A 68,9 MILIONI DI QUINTALI (-5,2%)

La produzione di vino in Italia nel 2005 è stata di 48,1 milioni di ettolitri, distribuiti quasi equamente tra vini bianchi (22,5 milioni di ettolitri) e rossi o rosati (25,6 milioni di ettolitri). Lo comunica l'Istat secondo il quale, sull'anno precedente, la produzione complessiva di vino diminuisce del 5,5%, come conseguenza di un decremento più cospicuo della produzione di vino bianco (-8,5%) su quello rosso o rosato (-2,6%).
Le regioni che registrano le produzioni maggiori sono il Veneto (4,0 milioni di ettolitri) e la Sicilia (3,6 milioni di ettolitri) per il vino bianco, la Puglia (4,9 milioni di ettolitri) e l'Emilia-Romagna (3,6 milioni di ettolitri) per quello rosso o rosato. La produzione di mosto (2,5 milioni di ettolitri) risulta in aumento dell'8,7% rispetto alla vendemmia precedente. La Sicilia si conferma la regione con il maggior livello produttivo (60,9% della produzione nazionale). Nel complesso la produzione di vino e mosto nel 2005 è stata di 50,6 milioni di ettolitri, in diminuzione del 4,8% rispetto all'anno precedente.
Il Nord rileva un calo del 12,9%, mentre le regioni meridionali registrano un lieve aumento, pari al 4,8%. La produzione di vini Doc e Docg è pari a 15 milioni di ettolitri (-9,3% rispetto all'annata precedente); quella di vini Igt è stata di 12,9 milioni di ettolitri (-7,1%). La produzione di vini con un marchio di qualità è effettuata principalmente nel Nord, dove si registrano 8,4 milioni di ettolitri di vini Doc e Docg (pari al 56,2% della produzione nazionale) e 7,3 milioni di ettolitri di vini Igt (il 57,1% del totale). Al contrario, nel Mezzogiorno si concentra il 71,1% della produzione totale di vino da tavola, in calo dell'1,2% rispetto al 2004.
Nel 2005 il raccolto di uve da vino è stato pari a 68,9 milioni di quintali, in diminuzione del 5,2% sull'annata precedente. A livello territoriale, il raccolto diminuisce nel Nord (-13,2%) e nel Centro (-9,2%) mentre aumenta nel Mezzogiorno (+4,5%. Oltre la metà della produzione (56,5%) si concentra in quattro regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Puglia e Sicilia). La Puglia è la maggiore produttrice di uva da vino (11,4 milioni di quintali), seguita dalla Sicilia (9,6 milioni di quintali), dal Veneto (9,3 milioni di quintali) e dall'Emilia-Romagna (8,7 milioni di quintali). Rispetto al 2004, gli aumenti di produzione più consistenti in termini relativi si registrano in Basilicata (+25,4%) e in Calabria (+24,4%), mentre in termini assoluti in Puglia con +926 mila quintali di uve prodotte. La produzione rileva un calo maggiore in Veneto (-21,2%) e in Emilia-Romagna (-14,4%). Il prodotto raccolto è impiegato quasi esclusivamente per la produzione di vino o di mosti (68,6 milioni di quintali, pari al 99,5%); la quota residua è destinata al consumo diretto o alla produzione di succhi d'uva. Il consumo diretto dell'uva da vino é un fenomeno presente in tutte le regioni e province autonome, ad eccezione della Valle d'Aosta, del Molise, della Basilicata e della provincia di Trento.

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