Con i Pietrantonj siamo nella cuore del Montepulciano. Innanzitutto perché la Valle Peligna - in provincia dell'Aquila - è la culla di questo vitigno. L'azienda poi è tra le più antiche della regione - data di inizio 1830. Una visita a Vittorito, nella sede storica, vi mostrerà le mastodontiche botti in legno e noce da 360 ettolitri e la cisterna da 720 ettolitri rivestita con vetro di Murano - unica al mondo - che danno la misura di quanto l'economia del Montepulciano fosse florida. Anche oggi è un buon momento per la denominazione e lo sanno bene Alice e Roberta Pietrantonj che hanno lottato in questi anni contro la burocrazia del post-terremoto per tenere alti la testa e gli affari. I vigneti, situati sulle colline fra Vittorito e Corfinio, godono di un ottima esposizione solare, di una favorevole ventilazione e di una notevole escursione termica tra il giorno e la notte. Queste condizioni ideali si devono alla vicinanza di montagne importanti come il Sirente, la Maiella ed il Morrone. Da qui il bel frutto e l'intensità, ma anche le acidità importanti. Pietrantonj poi vuol dire soprattutto Cerasuolo. Questo della linea Cerano è di un color ciliegia carico e luminoso. Al naso sa di rosa, di ciliegia e di cipria. In bocca mette subito in rilievo acidità e freschezza, lasciando una bocca balsamica e di pepe rosa. Un vino dinamico che sta bene con tutto, anche con le mandorle dolci.
(Francesca Ciancio)
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