Cinquesse è tra le nuove linee di Cannonau proposte dalla cantina sociale di Jerzu Antichi Poderi, cooperativa nata nel 1950 sotto la spinta del medico condotto Josto Miglior, che voleva assicurare maggior forza economica e di contrattazione ai viticoltori locali. Questo vino - riecheggia nel nome, e riproduce in etichetta - il disegno a china “le Cinque Esse” (sasso, sole, solco, scure, sale) della grande artista sarda del Novecento Maria Lai, che nelle sue opere raccontava molto dell’Ogliastra e delle sue tradizioni (in questo caso i cinque fattori, tutti con la S iniziale, che i contadini locali ritenevano fondamentali per coltivare l’ulivo). Cinquesse è stato presentato a Roma, presso il ristorante “Al Ceppo”, da Franco Usai, direttore commerciale di Antichi Poderi Jerzu, cooperativa che oggi conta 430 soci e una produzione di 35 mila quintali di uva. “Con Cinquesse - ha sottolineato Usai - vogliamo superare il preconcetto che il Cannonau debba essere solo un vino pesante, un po’ ruvido, con tannini sempre un po’ fuori tono”. Obiettivo che possiamo dire centrato, una volta assaggiato questo Cannonau di grande piacevolezza. Il colore è rosso rubino luminoso. Al naso esprime sensazioni di mora selvatica e foglia di mirto, di pepe verde e grafite. In bocca è fresco e sapido, dal sorso scorrevole e pieno allo stesso tempo. Si abbina bene a primi piatti saporiti, cacciagione e arrosti in genere.
(Cristina Latessa)
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